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Brasile, Romario eletto senatore col Partito Liberale di Bolsonaro

Mondo
©Getty

Il calciatore, campione del mondo nel 1994, avrà un posto al Senato. Non è la sua prima esperienza politica: ha militato in diverse formazioni e ha già dei mandati alle spalle.

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Non solo presidenziali. In Brasile contestualmente al duello frontale tra Lula e Bolsonaro, candidati al ruolo di Capo di Stato e di Governo, si sono celebrate le elezioni legislative e governative. Tra i nomi dei sostenitori di Bolsonaro che sono stati promossi dagli elettori c’è quello ben noto del giocatore Romário de Souza Faria, 56 anni, che si è guadagnato uno scranno nel Senato federale. I calciatori, che siano in pensione o ancora nel pieno della carriera, sono stati protagonisti di questa campagna, schierandosi spesso a destra.

 

 Il sostegno a Bolsonaro

L’ex attaccante del Barcelona e del Valencia, campione del Mondo nel 1994 con la Seleção, è stato eletto senatore per Rio de Janeiro con il 29% dei suffragi. Aveva precedentemente dichiarato in un’intervista a “Veja”, magazine brasiliano, le ragioni della sua discesa in campo a fianco dell'ex militare di destra: “Difende la famiglia e questo è molto importante per me. È contrario all’aborto e alla legalizzazione delle droghe. È spontaneo, vuole che il Brasile vada avanti”. Aveva però sottolineato che il suo sostegno non fosse senza condizioni: “Difendo Bolsonaro però non sono un Bolsominion”, aveva specificato.

 

Cursus honorum

A urne chiuse ha affidato a twitter i suoi ringraziamenti postando un video. Ha promesso che lavorerà affinché migliori la qualità della vita della "popolazione fluminense e più in generale brasiliana". In un altro cinguettio aveva invece lanciato delle frecciate ai suoi avversari politici accusati di codardia e slealtà. Il calciatore non è nuovo alla politica. Terminata la sua carriera calcistica, si è avvicinato nella cosa pubblica. Ha già fatto esperienze dirette, ma in altre formazioni. Dopo un primo mandato da deputato federale nel Partido Socialista Brasileño, è stato eletto senatore alla fine del 2014. Prima di approdare tra i liberali di Bolsonaro, ha avuto anche una parentesi nel partito Podemos.

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