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Guerra Ucraina Russia, media: Mosca verso chiusura confini a uomini per mobilitazione

La data per l'introduzione del divieto di uscita potrebbe essere il 28 settembre, dopo il referendum nelle regioni ucraine. Altre proteste e code ai confini del Paese dopo l'inasprimento delle pene per la diserzione. Sul rischio di una risposta nucleare russa per difendere i territori occupati, il consigliere Usa Sullivan: "Se Mosca usa l'atomica risponderemo in modo deciso. Lavrov all'Onu: "L'Europa è succube degli Usa". Per il ministro degli Esteri russo "la Ue sta diventando una entità dittatoriale"

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Casa Bianca, ulteriori sanzioni se referendum farsa vanno avanti

Gli Stati Uniti imporranno ulteriori sanzioni economiche contro la Russia se il Cremlino andrà avanti con i suoi referendum "farsa" nei territori dell'Ucraina occupati dalle forze russe. Lo ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan spiegando che nei prossimi giorni ci saranno ''ulteriori sanzioni rafforzate, comprese sanzioni contro entità e società al di fuori della Russia che supportano la macchina da guerra russa o supportano questi referendum farsa". 
- di Redazione Sky TG24

La Serbia non accetterà l'esito dei referendum

La Serbia non accetterà il risultato dei referendum in corso nelle regioni ucraine sotto controllo russo. Lo ha detto il ministro degli esteri Nikola Selakovic. Parlando oggi in una conferenza stampa al suo ritorno dall'Assemblea generale dell'Onu, dove ha affiancato il presidente Aleksandar Vucic. Il ministro ha precisato che Belgrado non può accettare l'esito di tali consultazioni per due ragioni. Primo, la stretta osservanza da parte della Serbia dei principi del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Secondo, ciò sarebbe contrario agli interessi nazionali della Serbia, e contrario alla sua politica di rispetto della sovranità e integrità territoriale degli stati, di rispetto del principio della inviolabilità dei confini. Selakovic si è poi riferito alle critiche relative a un accordo di collaborazione fra i due ministeri degli Esteri serbo e russo, da lui firmato a New York con il collega russo Serghiei Lavròv. Le critiche, ha osservato, arrivano da coloro che non conoscono i contenuti di tale documento, e che prendono ciò come pretesto per attaccare la Serbia. "Tale accordo si firma dal 1996 e si tratta di un documento tecnico, senza alcuna connotazione sulla politica di sicurezza. Esso riguarda le consultazioni sui rapporti bilaterali e l'attività multilaterale, Noi ci consultiamo con tutti, anche con quelli con i quali le nostre posizioni sono del tutto opposte". L'altro ieri Selakovic, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, ha firmato con Lavròv un Piano di consultazioni fra i rispettivi ministeri degli esteri per il periodo 2023-2024. 
- di Redazione Sky TG24

Putin agli ebrei russi, 'importante dare forte contributo'

''E' importante'' che gli ebrei russi che vivono in Russia diano un ''forte contributo'' all'identità multietnica del Paese. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio rivolto in occasione del Rosh Hashanah mentre restano alte le tensioni tra il Cremlino e la comunità ebraica in Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. "E' molto importante che, pur conservando la loro lealtà alle antiche tradizioni spirituali, gli ebrei russi diano un forte contributo alla conservazione della diversità culturale nel nostro Paese, al rafforzamento della concordia interetnica e dei principi del rispetto reciproco e della tolleranza religiosa", ha affermato Putin.
Decine di migliaia di ebrei hanno lasciato la Russia da quando l'aggressione è iniziata a febbraio e si prevede che altre migliaia fuggiranno in Israele e altrove dopo che Putin ha annunciato la mobilitazione parziale convocazione di 300mila riservisti per contribuire allo sforzo bellico. Sono quasi 200mila gli ebrei che ora vivono in Russia, scrive il Times of Israel sottolineando che circa tre volte di più hanno diritto alla cittadinanza israeliana avendo almeno un nonno ebreo
- di Redazione Sky TG24

Roger Waters critica Zelensky, in Polonia cancellano concerti (LEGGI L'ARTICOLO)

I concerti programmati in Polonia dal co-fondatore dei Pink Floyd, Roger Waters, sono stati cancellati a causa dell'indignazione suscitata dalla posizione del
musicista sulla guerra in Ucraina. Il promotore del concerto, Live Nation Poland, ha confermato la cancellazione degli eventi, ma non ne ha fornito alcuna motivazione. La polemica è stata innescata da una lettera aperta che Waters ha scritto alla first lady ucraina, Olena Zelenska. Nella missiva, Waters denunciava che "nazionalisti estremisti" in Ucraina "hanno messo il Paese sulla strada di questa guerra disastrosa". Ha poi accusato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di non aver mantenuto le sue promesse elettorali di portare la pace nella regione del Donbass ma non ha menzionato la responsabilità della Russia nella guerra.
- di Redazione Sky TG24

Zelensky ai russi: “Putin vi manda consapevolmente a morire” 

Vladimir Putin manda consapevolmente "i suoi cittadini a morire". A dirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale durante il quale, parlando in russo, ha lanciato un appello ai russi a scappare dalla "mobilitazione criminale", ovvero il reclutamento dei riservisti annunciato da Putin il 21 settembre. (LEGGI L'ARTICOLO)
- di Redazione Sky TG24

Truss, 'non diamo ascolto a minacce Putin, non sta vincendo'

''Non dovremmo dare ascolto alle intimidazioni di Putin, non dovremmo farci spaventare''. Perché il presidente russo Vladimir ''Putin ha deciso di mobilitare più truppe perché in Ucraina non sta vincendo''. Lo ha detto la premier britannica Liz Truss intervistata dalla Cnn, sottolineando che ''è importante che, in merito all'Ucraina, continuiamo a mostrarci risoluti''.
- di Redazione Sky TG24

Referendum adesione alla Russia: in Donetsk affluenza al 55% in due giorni

Oggi terzo giorno di votazione nei territori occupati dai russi: si va avanti fino al 27 settembre. Nelle autoproclamate repubbliche di Lugansk e di Donetsk, nel Donbass, e nelle regioni di Zaporizhzhia e di Kherson, i russi vanno a prendere il voto anche casa per casa. La consultazione è definita una “farsa” dalla comunità internazionale. Anche la Turchia ha detto che non riconoscerà l’esito. Kiev denuncia: uomini costretti a votare, poi gli danno un passaporto russo. (LEGGI L'ARTICOLO)
- di Redazione Sky TG24

In fossa comune a Izyum recuperati 447 cadaveri

Sono 447 i cadaveri recuperati nella grande fossa comune scoperta a Izyum, la città dell'Ucraina che era in mano ai russi e che è stata riconquistata dalle forze ucraine. Lo riporta il Kiev Independent citando i servizi di emergenza ucraini. Il governatore della regione di Kharkiv Oleh Syniehubov ha precisato che su almeno trenta corpi sono stati individuati segni evidenti di torture.
- di Redazione Sky TG24

Media ucraini, 'Fsb blocca cittadini russi al confine Kazakhstan'

Il servizio di sicurezza di frontiera dell'Fsb russo ha iniziato a vietare ai cittadini della Federazione di lasciare il Paese. Lo scrive su Telegram Pavlo Chikov, presidente del gruppo per i diritti umani 'Agora', citato da Unian. Il messaggio afferma che i cittadini che cercano di attraversare il confine tra Russia e Kazakhstan sono limitati in base alla decisione del commissariato militare.
- di Redazione Sky TG24

Partite altre 7 navi con grano, 218 da accordo Istanbul

Altre sette navi con un carico di cereali sono partite oggi dai porti dell'Ucraina. Lo ha annunciato il ministero delle Infrastrutture di Kiev dicendo che sono in tutto 218 le navi partite da agosto, dopo l'accordo raggiunto lo scorso 22 luglio a Istanbul tra Russia e Ucraina con la mediazione di Onu e Turchia.
- di Redazione Sky TG24

Media, Russia verso chiusura confini a uomini per mobilitazione
 

Le autorità russe chiuderanno i confini per gli uomini in età di mobilitazione. La data per l'introduzione del divieto di uscita dal territorio della Federazione potrebbe essere il 28 settembre, all'indomani del referendum nelle regioni ucraini controllate dalle truppe di Mosca. Lo scrive la testata indipendente Meduza, citando una fonte vicina all'amministrazione presidenziale, ma che per ora non trova conferme ufficiali.
Dopo l'annuncio della mobilitazione parziale per mandare rinforzi in Ucraina, tra i russi si era subito diffuso il panico anche per la possibile chiusura dei confini. In molti, non solo uomini, stanno lasciando la Russia ammassandosi alle frontiere con Georgia o Finlandia. Il Cremlino, in passato, ha smentito che si potesse arrivare al divieto di uscita dal Paese per gli uomini, ma aveva anche respinto le ipotesi di una mobilitazione che poi invece è stata annunciata da Vladimir Putin questa settimana.
- di Redazione Sky TG24

Ironia Kiev su affluenza referendum, 'Lugansk spopolato'

"I russi rivendicano un'alta affluenza alle urne al referendum fittizio nell'oblast di Lugansk, distrutta e spopolata. Dicono che nelle distrutte Severodonetsk, Lysychansk e Rubizhne l'affluenza è del 41-46%, nonostante la maggior parte delle persone abbia lasciato la regione a causa dei combattimenti". Lo ha dichiarato il governatore in esilio Sergiy Gaidai ironizzando sui dati forniti dai filorussi sull'alta affluenza alle urne per il referendum di adesione alla Russia e indicando che la percentuale di residenti che avrebbe votato confligge con lo spopolamento dovuto alla guerra. 
- di Redazione Sky TG24

Kiev, Odessa colpita da droni iraniani

La città portuale di Odessa, nel sudest dell'Ucraina, è stata colpita nella notte da droni di fabbricazione iraniana. Lo ha affermato il il comando operativo dell'esercito ucraino per il sud con un messaggio su Facebook affermando che "Odessa è stata nuovamente attaccata da droni kamikaze nemici''. "Il nemico ha colpito tre volte l'edificio amministrativo nel centro della città", si legge nel post. “Un drone è stato abbattuto dalle forze di difesa aerea (ucraine, ndr). Non sono state registrate vittime", ha aggiunto il comando dell'esercito ucraino.
- di Redazione Sky TG24

Podolyak: "Minaccia nucleare russa riguarda tutti, chiudere vaso Pandora"

''Le minacce nucleari della Federazione russa non sono un problema dell'Ucraina, ma del mondo intero. I membri del Club Nucleare devono delineare chiaramente le conseguenze per la Russia. Il "vaso di Pandora" deve essere chiuso''. Lo ha scritto su Twitter il consigliere politico del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Podolyak, che ha definito ''una grande presa in giro delle istituzioni globali'' le ''minacce velate di armi nucleari dal podio delle Nazioni Unite da parte di un membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite''.
- di Redazione Sky TG24

Russia, abbattuti droni Kiev vicino sito nucleare Zaporizhzia

Il ministero della Difesa russo ha accusato ''l'Ucraina di continuare ad attaccare la zona attorno al sito nucleare di Zaporizhzia'' e ha citato in particolare il lancio di ''otto droni kamikaze''. Le forze armate russe hanno chiarito che ''tutti gli otto droni sono stati abbattuti''. Nel frattempo ''il livello delle radiazioni nell'impianto nucleare di Zaporizhzia resta nella norma".
- di Redazione Sky TG24

Referendum adesione alla Russia: in Donetsk affluenza al 55% in due giorni

Oggi terzo giorno di votazione nei territori occupati dai russi: si va avanti fino al 27 settembre. Nelle autoproclamate repubbliche di Lugansk e di Donetsk, nel Donbass, e nelle regioni di Zaporizhzhia e di Kherson, i russi vanno a prendere il voto anche casa per casa. La consultazione è definita una “farsa” dalla comunità internazionale. Anche la Turchia ha detto che non riconoscerà l’esito. Kiev denuncia: uomini costretti a votare, poi gli danno un passaporto russo.
- di Costanza Ruggeri

Kiev, "Odessa colpita da droni iraniani"

La città portuale di Odessa, nel sudest dell'Ucraina, è stata colpita nella notte da droni di fabbricazione iraniana. Lo ha affermato il il comando operativo dell'esercito ucraino per il sud con un messaggio su Facebook affermando che "Odessa è stata nuovamente attaccata da droni kamikaze nemici''. "Il nemico ha colpito tre volte l'edificio amministrativo nel centro della città", si legge nel post. “Un drone è stato abbattuto dalle forze di difesa aerea (ucraine, ndr). Non sono state registrate vittime", ha aggiunto il comando dell'esercito ucraino.
- di Costanza Ruggeri

Due alleati Putin condannano "eccessi" mobilitazione

Due esponenti al vertice del Parlamento russo, fedeli alleati del presidente Vladimir Putin, si sono espressi contro "gli eccessi" della mobilitazione militare voluta dal Cremlino per la guerra in Ucraina; e hanno invitato i funzionari regionali che gestiscono la situazione a risolvere rapidamente gli "eccessi" che stanno alimentando la rabbia dell'opinione pubblica. 
- di Costanza Ruggeri

Medico rilasciata tre giorni fa partorisce bambina

Maryana Mamonova, medico-soldato e difensore di Azovstal, rilasciata mercoledì dai russi ha dato alla luce una bambina: ha annunciato il sindaco di Rivne Oleksandr Tretyak, come riporta Ukrinform. Tretyak ha riferito che la neonata pesa 3.250 grammi ed è lunga 57 cm. Maryana Mamonova è capitano del servizio medico delle Forze Armate dell'Ucraina, originaria della regione di Rivne, si è laureata presso l'Università di Medicina di Ternopil e ha conseguito un master presso l'Accademia Medica Militare Ucraina. E' stata a capo del servizio medico del 501mo battaglione della Marina. Dall'inizio dell'invasione russa ha prestato servizio a Mariupol. Prima della cattura, Maryana aveva detto alla famiglia di essere incinta. Dal 4 aprile 2022 è stata tenuta prigioniera dai filorussi. Il 21 settembre è stata rilasciata insieme con altri prigionieri ucraini. 
- di Costanza Ruggeri

Putin aumenta pene per disertori. Proteste anti-mobilitazione: 700 arresti

Il presidente russo ha modificato il codice penale relativo al servizio militare: dai 5 ai 10 anni di carcere per la diserzione o la mancata comparizione alla leva, 10 anni di detenzione per chi si arrende volontariamente al nemico. Manifestazioni in tutto il Paese contro l’arruolamento dei riservisti per la guerra in Ucraina, annunciato il 21 settembre da Vladimir Putin. Centinaia gli arresti - secondo le ong - con persone fermate in 32 città, soprattutto a Mosca, San Pietroburgo e Novosibirsk.
- di Costanza Ruggeri

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