"Non voglio saltare alle conclusioni troppo in fretta" ha detto il presidente iraniano aggiungendo: "Se una delle parti ha commesso dei torti, va sicuramente indagata". Almeno 50 persone morte nelle proteste
La morte della 22enne Mahsa Amini, che ha provocato in Iran un’ondata di proteste, sarà oggetto di indagine. È quanto promesso dal presidente iraniano Ebrahim Raisi. "State tranquilli, un'indagine sarà sicuramente aperta", ha detto Raisi ai giornalisti a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, sottolineando che il rapporto del medico legale non aveva menzionato abusi da parte della polizia, cosa che i manifestanti contestano.
Le dichiarazioni di Raisi
"Ma non voglio saltare alle conclusioni troppo in fretta", ha aggiunto. "Se una delle parti ha commesso dei torti, va sicuramente indagata", ha detto ancora il presidente iraniano, sottolineando di aver "contattato la famiglia della defunta" e promettendo di "indagare diligentemente sull'accaduto".
Mahsa Amini, arrestata con l’accusa di non portare il velo nel modo appropriato, è morta mentre era in custodia della polizia morale. Le proteste che sono scoppiate il 16 settembre nelle città iraniane hanno portato alla morte di almeno 50 persone. Lo riferisce l'Ong Iran Human Rights, che ha sede ad Oslo. L'ultimo bilancio ufficiale diffuso dalla Tv di Stato di Teheran parla di 26 morti tra manifestanti e poliziotti.
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Parziale blocco di internet a Teheran e in Kurdistan
Le autorità iraniane hanno bloccato l'accesso a Internet e a piattaforme come Instagram e WhatsApp in alcune aree di Teheran e del Kurdistan, nel tentativo di frenare le crescenti proteste, scoppiate il 16 settembre, e alimentate dalle reti sociali. Un moto di rabbia che non accenna a placarsi. Oggi i manifestanti, riferisce il 'Guardian', hanno dato alle fiamme stazioni di polizia e veicoli in diverse città. Le dimostrazioni anti-regime si sono riversate anche in rete, con video di iraniane che bruciano i loro hijab. Altre donne hanno pubblicato video in cui si tagliavano i capelli in segno di protesta sotto l'hashtag #Mahsa--Amini.
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Il discorso all'Assemblea generale dell'Onu
Raisi, durante il suo discorso all'Assemblea generale dell'Onu, ha accusato l'Occidente di avere "doppi standard" quando si tratta di diritti delle donne. "Perché non chiedere lo stesso per coloro che perdono la vita per mano delle forze dell'ordine in tutto l'Occidente - Europa, Nord America, Stati Uniti?" questa è la domanda posta dal presidente iraniano ai giornalisti a margine dell’intervento.