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A Martha's Vineyard i migranti respinti dalla Florida. VIDEO

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©Getty

Negli Usa la strategia di trasferimento di migranti in altri Stati, adottata da diversi governatori Gop, si sta intensificando. L’arrivo di cinquanta venezuelani nell’isola del Massachusetts è solo uno degli ultimi casi. All'indomani dell'atterraggio, altri bus sono partiti dal Texas per raggiungere Washington

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Decine di venezuelani recentemente immigrati negli Usa sono stati trasferiti a Martha’s Vineyard, isola del Massachusetts, a bordo di voli charter organizzati dal governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis. L’episodio è solo l’ultimo atto dello scontro sul tema dell’immigrazione tra il fronte progressista e quello conservatore, capeggiato da DeSantis e del suo omologo texano, Greg Abbott.

Il volo nell'isola dell'Atlantico all'insaputa dei migranti

Il gruppo di migranti composto da una cinquantina di persone, tra cui diversi bambini, è atterrato mercoledì pomeriggio (3 P.M. ora americana) nella esclusiva località balneare dell’Atlantico. Lo spostamento dalla Florida al Massachusetts è avvenuto attraverso due aerei non di linea. Come si legge sulla stampa americana, la destinazione non era conosciuta dai passeggeri che sono saliti bordo convinti di arrivare a Boston e in altre città del Nord, attratti dalla prospettiva di un alloggio sicuro e di un posto di lavoro. Inoltre, stando a quanto denunciato dai senatori e rappresentanti democratici, le autorità non hanno ricevuto alcuna comunicazione preventiva. 

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Accolti dagli abitanti nell'impreparazione generale

Nell’impreparazione generale, l’accoglienza dei nuovi arrivati è stata organizzata dalla comunità locale, che è stata sommersa da una pioggia di donazioni. Soprattutto nelle primissime ore l’intervento di volontari e di fedeli della chiesa episcopale si è rivelato cruciale.  “Gli abitanti del posto non erano stati in alcun modo informati, ma si sono subito fiondati a supportare i migranti. Tutti hanno ricevuto un letto, acqua, cibo e assistenza. C’è anche un’area giochi per i bambini”, ha twittato il democratico Dylan Fernandes, membro della Camera dei rappresentanti del Massachusetts. Fernandes ha sottolineato la gara di solidarietà di cui sono stati protagonisti gli isolani e si è detto “disgustato” per le modalità dell’iniziativa di DeSantis.

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Guerra sull’immigrazione tra repubblicati e democratici

L’operazione è in linea con la strategia messa in atto da diversi governatori repubblicani che consiste nell’inviare migranti in Stati e città a guida democratica per contrastare l’atteggiamento considerato troppo “permissivista” sul tema dell'immigrazione. Da mesi si registrano episodi simili: New York, Washington, Chicago, e non solo, sono state bersaglio di questi rimpalli che si giocano sulla pelle dei migranti. In Florida esiste un vero e proprio programma statale da 12 milioni di euro che copre i costi del trasferimento massivo di richiedenti asilo fuori dai confini dello Stato. La scelta di Martha’s Vineyard, una delle più rinomate mete turistiche che per via dei suoi resort attira avventori particolarmente abbienti, non è casuale. L’obiettivo è denunciare “l’ipocrisia” dei liberal sulla questione migratoria e le difficoltà degli Stati di frontiera su cui ricade la gestione delle crisi. In Florida, prendiamo sul serio quello che sta accadendo alla frontiera Sud. Non siamo un sanctuary state, e siamo felici di agevolare il transito di persone immigrate illegalmente nelle sanctuary jurisdictions”, ha scritto DeSantis riferendosi alle città e agli Stati che sponsorizzano tramite i loro rappresentanti una politica tollerante nei confronti dei migranti e che per questo sono accusati di incoraggiare i “viaggi della speranza” di molte persone originarie del Centro e del Sud America.

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Anche a Washington bus di migranti

Ma il caso Martha’s Vineyard non è isolato. L’iniziativa si è svolta nel quadro di un’azione combinata. Poche ore dopo l’atterraggio sull’isola, due bus carichi di migranti provenienti dal Texas sono partiti alla volta di Washington per volontà del governatore Greg Abbott. La destinazione finale del viaggio è stata proprio la residenza della vicepresidente degli Stati Uniti d’America Kamala Harris. “Beto ( Beto O'Rourke, democratico texano), Biden, e Harris negano che ci sia una crisi al confine meridionale degli Usa”, ha tuonato Abbot con un tweet. “Il Texas continuerà a prendere provvedimenti senza precedenti per affrontare la situazione”, ha concluso. L’iniziativa condotta contro la Harris, seconda carica dello Stato, è infatti un attacco più generale alla linea Biden che, tra le premesse del suo mandato, ha posto quella di promuovere una politica migratoria “più umana” ripetto a quella portata avanti dal suo predecessore Donald Trump. Alla luce dei fatti delle ultime ore, i media americani parlano di una nuova fase dello scontro che ha raggiunto una maggiore intensità anche in vista dell’appuntamento elettorale di novembre, quando si celebreranno le elezioni di Midterm.

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