Colloquio telefonico tra Draghi e Zelensky. Le forze ucraine annunciano la riconquista di 500 chilometri quadrati nell'area di Kherson. Zelensky: "Prosegue stabilizzazione territori liberati". Kiev denuncia bombardamenti di Mosca nei territori da cui i russi si sono ritirati. Consiglio Ue straordinario su energia il 30 settembre. L'appello del Papa in Kazakistan: "Vengo per amplificare il grido di tanti che implorano la pace"
Blinken: "Progressi significativi forze Kiev, ma presto per dire esito"
"È chiaro che abbiamo visto progressi significativi da parte degli ucraini, in particolare nel nord-est, e questo è il prodotto del sostegno che abbiamo fornito, ma prima di tutto è il prodotto dello straordinario coraggio e della resilienza delle forze armate ucraine e del popolo ucraino", ha premesso il capo della diplomazia americana. Salvo poi aggiungere che "è troppo presto per dire esattamente dove si andrà a finire".
Ministero Difesa Gran Bretagna, "gravemente degradate unità esercito russo"
Cina, con la Russia per ordine internazionale "più giusto"
Caro energia, quali sono i bonus e i piani di risparmio dei Comuni in Italia
Media, "i russi in ritirata hanno attraversato confine con Russia"
Ballerino dell'Opera di Kiev morto in combattimento
Zelensky, russi attaccano infrastrutture civili perché disperati
Energia, lo studio: da inizio guerra l’Ue ha versato alla Russia 85 miliardi di euro
Dall'inizio dell'invasione in Ucraina, l'Unione europea è stata il principale importatore di combustibili fossili russi. A fare i calcoli è il Centre for Research on Energy and Clean Air (Crea), secondo cui i guadagni complessivi di Mosca dalle esportazioni di petrolio, gas e carbone hanno raggiunto i 158 miliardi di euro da febbraio ad agosto, rispetto ai 100 miliardi di euro che, secondo le stime, il conflitto è costato al Cremlino.
Aiea, ripristinata seconda linea elettrica di riserva a Zaporizhzhia
Guerra Ucraina, da Telegram a TikTok: chi è nel mirino della censura russa
Secondo l’Osservatorio russo per la libertà dei media “Roskomsvoboda”, su richiesta della Procura generale russa, per motivi di censura militare sono stati oscurati 5.300 siti. La decisione di bloccare i siti contenenti qualsiasi materiale relativo all'Ucraina spetta ai tribunali regionali.