La Cina sta usando le esercitazioni aeree e marittime intorno all'isola per preparare l’invasione dell’isola e per cambiare lo status quo nella regione dell’Asia-Pacifico
Le manovre cinesi che proseguono sono una minaccia per Taiwan e per tutta l'Asia. È l'allarme lanciato dal ministro degli Esteri dell'isola Joseph Wu, secondo cui «la Cina ha usato le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all’invasione di Taiwan». Parlando in una conferenza stampa, Wu ha aggiunto che «la vera intenzione di Pechino è quella di alterare lo status quo nello Stretto di Taiwan e nell’intera regione dell’Asia-Pacifico».
Wu accusa la Cina anche di attacchi informatici
Wu sostiene che la Cina abbia esteso le esercitazioni militari intorno all’isola, nel chiaro tentativo di controllare lo Stretto di Taiwan e le acque nella più ampia regione dell ’Asia-Pacifico. «Sta conducendo esercitazioni militari su larga scala e lanci di missili, nonché attacchi informatici, una campagna di disinformazione e di coercizione economica per indebolire il morale pubblico a Taiwan», ha aggiunto.
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Un ringraziamento a Nancy Pelosi
Dal ministro arriva anche un ringraziamento gli alleati occidentali, compresi gli Stati Uniti, a seguito della visita della speaker della Camera Nancy Pelosi, per aver respinto le pressioni della Cina. «È stato un chiaro messaggio al mondo che la democrazia non si piegherà all’intimidazione dell’autoritarismo», ha detto.
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La contromossa di Taiwan
Nel frattempo Taiwan ha dato il via alle sue esercitazioni militari dedicate all'artiglieria "a fuoco vivo", con proiettili veri, a simulare la difesa dell'isola dall'attacco cinese, come prima risposta alle massicce manovre su vasta scala della scorsa settimana fatte dall'Esercito popolare di liberazione. Le operazioni si stanno tenendo nella contea meridionale di Pingtung.