A differenza della storica eruzione del 2010 del vulcano Eyjafjallajokull, che aveva fermato centomila voli e costretto centinaia di islandesi a chiudersi in casa, quella in corso non dovrebbe comportare grandi dispersioni di cenere o fumo e non dovrebbe avere impatti significativi sul traffico aereo
Nuova eruzione vulcanica nella Terra del ghiaccio. Una fenditura ha iniziato ieri pomeriggio a eruttare lava nella penisola di Reykjanes, a una quarantina di chilometri dalla capitale islandese, poco lontano dal monte Fagradalsfjall, già noto ai geologi e agli abitanti dell'Isola per essersi risvegliato tra il marzo e il settembre dell’anno scorso. A differenza della storica eruzione del 2010 del vulcano Eyjafjallajokull, che aveva fermato centomila voli e costretto centinaia di islandesi a chiudersi in casa, quella in corso non dovrebbe comportare grandi dispersioni di cenere o fumo e non dovrebbe avere impatti significativi sul traffico aereo.
Attività eruttiva
L'attività eruttiva, di tipo fissurale (cioè lungo una frattura) è iniziata intorno alle 13:15 ora locale di ieri, le 14.15 in Italia, e si sta manifestando sotto forma di fontane di lava alte poche decine di metri. Da giorni c'era allarme per l'intensa attività sismica che interessava l'Islanda sud-occidentale. Domenica scorsa un terremoto di magnitudo 5.5 aveva scosso anche la capitale, Reykjavík. Nel giro di pochi giorni sono stati registrati oltre 10.000 terremoti nella zona e i vulcanologi davano per certa una imminente eruzione.