"I paesi europei spendono il 25% in media in welfare ma abbiamo bisogno di una piccola parte per la difesa: può essere difficile nel medio periodo ma essenziale nel lungo", ha aggiunto, appellandosi ai cittadini europei
"Non siamo in guerra ma non siamo nemmeno in pace. Non ci sono minacce imminenti agli alleati della Nato: la nostra deterrenza al momento va bene ma mi preoccupo per il futuro, non siamo pronti per quello che può accadere fra 4-5 anni". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte all'evento del Carnegie Europe a Bruxelles. "Il pericolo viene verso di noi velocemente, quello che è successo in Ucraina può accadere qui: possiamo prevenire una guerra sul territorio della Nato ma dobbiamo passare ad una mentalità di guerra".
"Abbiamo alzato la spesa militare, ma spendiamo meno che nella Guerra Fredda. Allora gli europei spendevano più di 3%. Con quella mentalità abbiamo vinto. Ma la spesa è scesa con la caduta della cortina di ferro. Nel 2023 abbiamo deciso di spendere almeno il 2%. Ora serve molto di più. I paesi europei spendono il 25% in media in welfare ma abbiamo bisogno di una piccola parte per la difesa: può essere difficile nel medio periodo ma essenziale nel lungo", ha aggiunto, appellandosi ai cittadini europei.