
Taglio gas russo, ipotesi tetto a prezzo. Draghi chiede summit Ue straordinario su energia
Ue: "Allarme in 10 Paesi". Timmermans: "Rischio di una totale interruzione dei flussi da Mosca". Germania attiva livello di allerta: "Gas è bene scarso, chiediamo sforzo ai cittadini, ridurre uso già in estate". Il Cremlino: "Noi parter affidabile, riduzione flussi per problemi tecnici". In corso il Consiglio europeo sul dossier Ucraina. Nelle bozze di risoluzione compare riferimento a un tetto del prezzo energetico. Il premier italiano spinge per un summit ad hoc nelle prossime settimane

Dodici Paesi membri dell’Unione europea sono stati colpiti “dal taglio unilaterale” dei rifornimenti di gas provenienti da Mosca. Dieci di questi hanno diramato un “avvertimento iniziale” di allerta per l’approvvigionamento: il pericolo di una “totale interruzione” nelle forniture dalla Russia “è oggi più reale che mai”. È l’allarme lanciato da Frans Timmermans (in foto), vicepresidente della Commissione europea, durante un intervento al Parlamento europeo
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Timmermans specifica che "gli attuali livelli di riempimento delle forniture di gas” restano comunque più alti del 50% della capacità totale, “ben al di sopra dello scorso anno”. L'Europarlamento nel frattempo ha fissato l'obiettivo di riempire almeno all'80% gli impianti di stoccaggio del gas entro novembre
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Il capo dell’Agenzia internazionale per l’Energia, Faith Birol, invita però a prepararsi all’ipotesi peggiore in vista del prossimo inverno. "L'Europa dovrebbe essere pronta nel caso in cui il gas russo sia completamente tagliato fuori", ha detto intervistato dal Financial Times
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Birol giudica positivamente il temporaneo aumento della produzione a carbone adottato come misura di emergenza tra i Paesi Ue: aiuterà quantomeno a preservare le forniture di gas per il riscaldamento dei prossimi mesi. Il Cremlino intanto, fa sapere la Tass, ha precisato di essere un partner affidabile: la Russia "rispetta rigorosamente i suoi impegni di fornitura di risorse energetiche all'Europa" e la riduzione dei flussi è solo causa di problemi di manutenzione
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Non è ancora del tutto chiaro quali siano i Paesi che hanno iniziato ad alzare il livello di allarme per il taglio del gas russo. Guardando alla diminuzione dei flussi delle ultime settimane, tra questi potrebbero esserci Italia, Svezia, Austria, Danimarca, Paesi Bassi, Slovacchia e Francia. Negli scorsi mesi Mosca aveva già tagliato il gas a Finlandia, Polonia e Bulgaria. Parole chiare e poco confortanti arrivano dalla Germania
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A parlare è direttamente il vicecancelliere e ministro dell’Economia Robert Habeck. “Il gas è da subito in Germania un bene scarso”, ha detto, annunciando l’attivazione dell’allarme nel piano emergenziale sul gas. E quindi: la Germania dovrà “ridurre l'uso del gas già d'estate", perché i mesi sono “ingannevoli", ma l'inverno “arriva e dobbiamo riempire i depositi"

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"Ci troviamo in uno scontro economico con la Russia e il gas viene usato come arma", ha detto il vicecancelliere, secondo cui "servono tutte le misure politiche per fare in modo che ci sia abbastanza gas". Habeck spera ancora che non si arrivi "mai" al razionamento del gas in Germania, dicendo però di non poter "escludere completamente uno scenario del genere"

Il nervosismo europeo si scatena proprio nel primo giorno di Consiglio europeo, che si sta tenendo oggi e prosegue domani. Sul tavolo dei leader anche il price cap al gas. Il riferimento all’imposizione di un tetto al prezzo energetico è entrato nell'ultima versione della bozza di conclusioni del vertice

Nel testo, visionato dall’Ansa si legge che il Consiglio "nel contrasto all'uso come arma del gas da parte della Russia e richiamando le conclusioni del 31 maggio, invita la Commissione a perseguire nei suoi sforzi nell'assicurare le forniture energetiche a prezzi accessibili". Le conclusioni del vertice di maggio invitavano a loro volta la Commissione a esplorare le opzioni per calmierare i prezzi, inclusa quella di un price cap temporaneo

Il nostro ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani (in foto) ricorda come "il price cap europeo è stata una proposta dell'Italia in tempi non sospetti e che ha avuto fortissime resistenze, ma forse è l'unica strada percorribile". Serve per evitare "picchi" incontrollati nella predisposizione dei prezzi verso i consumatori. Necessario "stoccare durante l'estate 10 miliardi di metri cubi di gas per stare tranquilli d'inverno"

Intanto il premier italiano Mario Draghi, a quanto si apprende da più fonti europee, ha chiesto al Consiglio europeo di convocare un summit straordinario sull'energia nelle prossime settimane. La proposta sarebbe sostenuta da altri Paesi membri, tra i quali la Francia