Ucraina, Merkel: "L'aggressione della Russia è senza giustificazioni"

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Prima intervista pubblica per l'ex cancelliera dalla fine del suo mandato nel settembre scorso. "Io sto bene, ma il 24 febbraio è stata una cesura"

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Angela Merkel torna a parlare con i media dopo sei mesi di silenzio stampa dalla fine del suo ultimo mandato al Bundestag nel settembre scorso. L'ex cancelliera tedesca, alla guida del governo di Berlino per 16 anni, rispondendo alla prima intervista "fuori servizio" alla Berliner Ensamble, ha affermato che l’aggressione della Russia all'Ucraina “non ha alcuna giustificazione. È un attacco brutale che ignora il diritto internazionale e per il quale non ci sono scuse”, aggiungendo che “è stato un grande errore" (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE - I REPORTAGE).

"Non mi rimprovero di aver tentato il dialogo con Putin"

Merkel ha parlato anche del tentativo di dialogo avviato col presidente russo Vladimir Putin, svolto insieme all'allora inquilino dell’Eliseo Nicholas Sarkozy, per arrivare agli accordi di Minsk: "È una grande tristezza che non sia riuscito, ma non mi rimprovero di aver tentato". L’ex cancelliera, difendendo la sua opposizione all'ingresso di Kiev nella Nato al vertice nel 2008, ha spiegato che il Paese allora "non era l'Ucraina di oggi, era ultra-diviso, l'era di Yushchenko, Tymoshenko... Non era una democrazia solida”. Per Merkel l'opposizione all'ingresso di Kiev era una misura necessaria: la leader tedesca sapeva che Putin avrebbe "fatto qualcosa di dannoso per l'Ucraina". Ha poi aggiunto: “Non ero per metà per la Russia, e per metà per l'Ucraina. Il mio cuore ha sempre battuto per l'Ucraina", affermando di essersi sempre sforzata "di trovare un modus vivendi con Mosca che non portasse alla guerra. Un modo di coesistere".

epa09935797 Russian President Vladimir Putin (L) meets with the father of the late commander of the Sparta Battallion Colonel Vladimir Zhoga, at the Kremlin in Moscow, Russia, 09 May 2022. President Putin presented Artem Zhoga with the Gold Star medal of the Hero of Russia, which his son was posthumously awarded with. Zhoga died in what the Russian president declared a 'special military operation' in Ukraine.  EPA/MIKHAIL METZEL / KREMLIN POOL / SPUTNIK / POOL MANDATORY CREDIT

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Parlando ancora del suo rapporto con Putin, Merkel ha ricordato un aneddoto durante la sua visita a Sochi nel 2007: "Lui ha detto che la caduta dell'Unione sovietica sia stata la peggiore catastrofe del Ventesimo Secolo. Io gli risposi che per me era stato uno degli eventi più belli della mia vita".  Poi ha affermato che "l'Ucraina non può essere lasciata sola". Riguardo al lavoro della diplomazia,  la politica tedesca ha detto che "oggi questo non è più all'ordine del giorno", affermando che fosse giusto in passato non consegnare le armi in situazioni di crisi, e che ci fosse una distribuzione dei compiti con la Francia. "La situazione è cambiata", ha specificato.

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"Smettere di fare la cancelliera è una bella sensazione"

L'ex cancelliera ha anche parlato della sua vita fuori dalla politica. "Sul piano personale sto molto bene e mi fa piacere essere qui stasera. Complessivamente mi ero aspettata diversamente il tempo dopo il mio mandato". In particolare, Merkel ha voluto specificare che "il 24 febbraio (l'inizio dell'invasione russa in Ucraina, ndr) ha rappresentato una cesura". Poi ha spiegato che smettere "di fare la cancelliera è una bella sensazione. Mi sono prefissata di fare altre cose e anche questa è una bella sensazione. Ma resto una persona politica e alcune volte mi sento angustiata".

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Merkel: "Sento dei doveri per mio Paese, ma non sono più in servizio"

Soffermandosi sul piano personale, Merkel ha detto: "Mi è capitato di leggere che mi dedico soltanto ad appuntamenti che mi procurano benessere. Ma questo è chiaro!", provocando l'applauso della sala alla Berliner Ensamble. L'ex cancelliera ha spiegato: "Non mi sento un cittadino comune e penso di avere ancora dei doveri nei confronti del Paese". E ha sottolineato di essere ancora "alla ricerca del suo percorso come cancelliera fuori servizio". Ma poi ha chiarito che deve anche "riposarsi", dopo 16 anni di piena responsabilità per il Paese, "un tempo molto lungo".

I dubbi sul viaggio in Italia dopo lo scoppio della guerra

Al giornalista che la intervista nel teatro berlinese, ha raccontato di essersi posta anche il problema se fosse appropriato partire per l'Italia dopo l'esplosione della guerra: "E mi sono detta: lo fai!", ha spiegato. "Sapevo che ci sarebbe stata anche discussione e forse rabbia. Ma questo serve a chiarire che io non sono più cancelliera e non sono più vincolata agli obblighi di un mandato". "Non posso non viaggiare più per il resto della mia vita, qualsiasi cosa succeda nel mondo". Merkel ha spiegato di aver voluto sempre approfondire il Rinascimento e di aver visto, in Toscana, il David di Michelangelo. 

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