Cei, cardinal Matteo Zuppi nominato nuovo presidente: “Chiesa parli a tutti e con tutti”

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Oggi i vescovi hanno votato una terna di nomi che poi è stata sottoposta a Papa Francesco, a cui spettava la decisione definitiva. Durante la settimana la Conferenza dovrà anche affrontare il nodo della commissione abusi. Bassetti: "Tempo di rinnovamento e scelte nuove"

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Papa Francesco ha nominato il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, come nuovo presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CHI È). L’assemblea, entrata oggi nel vivo dei lavori per l’elezione, ha votato la terna di nomi da sottoporre al Pontefice per la scelta finale. Dopo l'ultima introduzione ai lavori del cardinale Gualtiero Bassetti, i vescovi hanno votato il cardinale Matteo Zuppi (Bologna), il cardinale Paolo Lojudice e monsignor Antonino Raspanti (Acireale). Poi è arrivata la scelta definitiva. Nel discorso di ieri il Papa aveva detto ai vescovi: "Sentitevi liberi in questa scelta". Da Enrico Letta a Matteo Salvini, da Carlo Calenda a Giuseppe Conte fino al ministro Andrea Orlando, sono numerosi gli auguri di buon lavoro e i complimenti per la nomina arrivati dal mondo politico poco dopo l’ufficialità.

Il nuovo presidente Zuppi: “Chiesa parli a tutti e con tutti”

"La missione della Chiesa è quella di sempre: la Chiesa che parla a tutti e parla con tutti", ha detto il neo presidente della Cei. Il cardinale Zuppi ha aggiunto davanti ai giornalisti: "La responsabilità fa misurare la propria piccolezza e inadeguatezza, spero di restarne consapevole". Si è poi detto confortato dal fatto di "camminare insieme" nella Chiesa, questo "sostiene e "chiedo abbondantemente la grazia del Signore che mi e che ci guidi".

Chi è il cardinale Zuppi

Il cardinale Zuppi, arcivescovo di Bologna, è nato a Roma l'11 ottobre 1955, quinto di sei figli. Nel 1973, studente al liceo Virgilio, conosce Andrea Riccardi, il fondatore di Sant'Egidio, iniziando a frequentare la Comunità e collaborando alle attività al servizio degli ultimi: dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, alle iniziative per anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti. A 22 anni, dopo la laurea in Lettere e Filosofia all'Università La Sapienza, con una tesi in Storia del cristianesimo, entra nel seminario della diocesi suburbicaria di Palestrina, seguendo i corsi di preparazione al sacerdozio alla Pontificia Università Lateranense, dove consegue il baccellierato in Teologia. Ordinato sacerdote per il clero di Palestrina il 9 maggio 1981 dal vescovo Renato Spallanzani, subito dopo viene nominato vicario del parroco della basilica romana di Santa Maria in Trastevere, monsignor Vincenzo Paglia, succedendogli nel 2000 per dieci anni. Incardinato a Roma il 15 novembre 1988, dal 1983 al 2012 è anche rettore della chiesa di Santa Croce alla Lungara e membro del consiglio presbiterale diocesano dal 1995 al 2012. Dal 2005 al 2010 è prefetto della terza prefettura di Roma e dal 2000 al 2012 assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant'Egidio, per conto della quale è stato mediatore in Mozambico per la pace. Nel 2010 viene chiamato a guidare la parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, nella periferia orientale della città. Nel 2011 è prefetto della diciassettesima prefettura di Roma. Poco dopo, il 31 gennaio 2012 Benedetto XVI lo nomina vescovo titolare di Villanova e ausiliare di Roma (per il Settore Centro). Riceve l'ordinazione episcopale il successivo 14 aprile per le mani dell'allora cardinale vicario Agostino Vallini. Il 27 ottobre 2015 Papa Francesco lo nomina alla sede metropolitana di Bologna e il 5 ottobre 2019 lo crea cardinale con il Titolo di Sant'Egidio. È membro del Dicastro per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dell'Ufficio dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

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Bassetti: “Tempo di valorizzare le donne nella Chiesa”

"È tempo di valorizzare la dimensione femminile della Chiesa attraverso scelte concrete, che legittimino il ruolo che tante donne già svolgono in vari ambiti dalla catechesi alla carità. È tempo di compiere scelte nuove per consentire un coinvolgimento maggiore delle donne nella vita della Chiesa", ha esordito il cardinale Bassetti nel discorso di apertura dell’assemblea. Bassetti ha anche parlato del conflitto in Ucraina definendolo “ingiustificabile”. "Da oltre tre mesi siamo raggiunti e scossi dalle notizie di una guerra tanto inattesa quanto brutale e ingiustificabile. Oltre a sostenere le doverose vie diplomatiche, più volte il Papa ha pronunciato parole accorate per fermare gli orrori della guerra", ha detto il presidente della Cei. "Mentre la Chiesa che è in Italia si trova fortemente impegnata per alleviare le sofferenze della popolazione ucraina e dei rifugiati, soprattutto grazie al prezioso lavoro di Caritas Italiana, non possiamo non continuare a chiedere pressantemente, insieme a tante associazioni, movimenti e aggregazioni laicali, che le armi vengano deposte e che si apra una nuova stagione di riconciliazione, di giustizia e di pace", ha sottolineato l'arcivescovo che con questa assemblea lascia la guida della Conferenza episcopale italiana.

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Il nodo della commissione abusi

Oltre alle elezioni, la Cei ha anche un nodo da affrontare in questa settimana con i vescovi italiani presenti a Roma: la gestione degli abusi. Il coordinamento di associazioni che tutelano le vittime di pedofilia da parte del clero, Italy Church Too, ha inviato una lettera a tutti i vescovi e per conoscenza anche alla Segreteria di Stato vaticana e ad altri capi dicastero della curia, per tornare a chiedere una commissione di indagine indipendente che faccia luce sulle tante denunce arrivate nelle parrocchie e nelle diocesi. "Un’operazione senza ombre e senza sconti", chiede il coordinamento che vede come capofila La Rete l'Abuso ma anche i Cristiani di Base, Donne nella Chiesa, Adista. Tra le firme anche quelle di qualcuno che era dentro movimenti ecclesiali (Focolari e Opus Dei) e ne è uscito. Nell'introduzione dell'assemblea l'ex presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, ha affrontato il tema: "Confermiamo il nostro impegno per la tutela dei minori e la prevenzione degli abusi", ha detto. "Vogliamo ambienti sicuri e a misura dei più piccoli e vulnerabili. Per questo, come già ribadito in altre occasioni, intendiamo promuovere una migliore conoscenza del fenomeno degli abusi per valutare e rendere più efficaci le misure di protezione e prevenzione". 

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Il discorso del Papa

Durante l’incontro nell'Aula Paolo V si sarebbe parlato della guerra in Ucraina e i complessi rapporti ecumenici, a partire da quelli con il Patriarca ortodosso di Mosca Kirill, ma anche del futuro della Chiesa e delle questioni da migliorare come i seminari e i tribunali diocesani. Il Papa ha parlato "con serenità” della sua malattia. Sull'evoluzione della stessa e se debba affrontare una operazione "si vedrà", ha detto. Ma ha sottolineato che questa nuova condizione, che lo ha portato a raggiungere la sede dell'incontro su una sedia a rotelle, è una realtà dalla quale "sta imparando molto", una occasione per "crescere in saggezza".

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