Il presidente ucraino in un video messaggio: “Un rappresentante russo ha detto che gli occupanti stanno usando armi laser, apparentemente per risparmiare missili”. Poi ricorda la deportazione dei tartari di Crimea ordinata da Stalin nel 1944: “Anche gli attuali carnefici del nostro popolo erano convinti che avrebbero avuto successo e che non saremmo sopravvissuti. Ma siamo sopravvissuti. E stiamo lottando per tornare in ogni angolo della nostra casa"
Il fatto che la Russia stia usando “armi laser” indica il "completo fallimento dell'invasione" dell'Ucraina. A dirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, nel suo ultimo video messaggio, commenta la notizia - riferita da Reuters - secondo cui Mosca starebbe usando una nuova generazione di armi laser per colpire i droni: non si sa molto si questi ordigni, salvo che in un'occasione nel 2018 il presidente Vladimir Putin ne menzionò una chiamata Peresvet e che Yuri Borisov, il primo ministro incaricato dello sviluppo bellico, ha detto a una conferenza che Peresvet viene ampiamente usato e che può “accecare” satelliti a 1.500 km dalla superficie terrestre. Intanto Zelensky, ha firmato il decreto che estende di 90 giorni, a partire dal prossimo 25 maggio, la legge marziale e la mobilitazione generale: il testo è stato pubblicato sul sito della Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, che ora dovrà approvarlo (GUERRA IN UCRAINA, IL CONFLITTO IN DIRETTA - LO SPECIALE DI SKY TG24 – I REPORTAGE E LE DIRETTE DALL’UCRAINA).
“Hanno bisogno di risparmiare missili”
“Oggi un rappresentante russo ha detto che gli occupanti stanno usando armi laser, apparentemente per risparmiare missili - dice Zelensky - Primo, va notato che abbiano bisogno di risparmiare missili, hanno lanciato oltre 2000 missili contro l'Ucraina, che era la gran parte del loro arsenale. Ora hanno solo rimasugli. Secondo, tutti hanno già visto la Russia in guerra: militari di leva senza esperienza, lanciati in battaglia come carne da cannone. Predoni che vedono per la prima volta normali elettrodomestici in un Paese straniero. Blindati sovietici senza protezioni moderne. Bombe al fosforo proibite, che usano per bruciare scuole e case. E missili, la maggior parte dei quali usati per distruggere infrastrutture civili senza alcun vantaggio strategico militare". "Nella propaganda nazista c'era l'espressione 'wunderwaffe' - aggiunge il presidente ucraino - L'arma delle meraviglie. Più diventava chiaro che non avevano chance di vincere la guerra, più cresceva la propaganda sull'arma delle meraviglie, capace di cambiare le sorti della guerra, e al terzo mese di guerra, la Russia cerca di trovare la sua wunderwaffe. Pare che sia il laser. Tutto ciò indica il completo fallimento dell'invasione".
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“Stiamo lottando per tornare”
Zelensky poi ricorda l'anniversario dell'inizio della deportazione dei tartari di Crimea ordinata da Stalin nel 1944: "Nel 1944, espellendo i tartari di Crimea dalla loro terra, gli allora carnefici erano convinti che nessuno degli sfollati sarebbe tornato nella propria casa in Crimea. Ora, cercando di occupare l'Ucraina e distruggere le nostre vite, anche gli attuali carnefici del nostro popolo erano convinti che avrebbero avuto successo e che non saremmo sopravvissuti. Ma siamo sopravvissuti. E stiamo lottando per tornare in ogni angolo della nostra casa".