La Camera degli Usa ha fatto la prima audizione pubblica sugli Ufo in oltre 50 anni. Si discute del report del Pentagono per la valutazione di "144 fenomeni aerei non identificati" rilevati dai servizi americani dal 2004 a oggi. Il giornalista spiega a Sky TG24: “Ci sono vari scenari: oggetti volanti di altri Paesi, palloni o velivoli privati. Attenzione agli inganni ottici. La visita extraterrestre è estremamente improbabile, forse siamo noi che inventiamo il fenomeno”
La sottocommissione per l'antiterrorismo e il controspionaggio della Camera americana è tornata a fare un'audizione pubblica sugli Ufo, la prima in oltre 50 anni. La discussione si concentra sul programma lanciato dal Pentagono l'anno scorso per la valutazione di "144 fenomeni aerei non identificati" rilevati dai servizi americani dal 2004 a oggi. Di questi, l'intelligence è riuscita a spiegarne solo uno. Sul tema, ospite a Sky TG24, ha provato a fare chiarezza il giornalista Paolo Attivissimo: “Il rapporto preliminare del Pentagono, pubblicato circa un anno fa, ha cominciato a delineare i vari scenari. Probabilmente la spiegazione non è unica. La preoccupazione militare americana è che alcuni di questi avvistamenti rappresentino oggetti reali, volanti, gestiti da organizzazioni straniere. La preoccupazione secondaria è che alcuni di questi oggetti siano in realtà prodotti da altri fenomeni, per esempio i palloni che si usano molto spesso anche per uso ricreativo o che si tratti di velivoli molto piccoli, usati da privati negli spazi aerei controllati dai militari, quindi un pericolo per la navigazione aerea di tutti”.
Attivissimo: “Attenzione agli inganni ottici”
Secondo Attivissimo, “ci sono poi degli inganni ottici molto presenti, che chi lavora nel settore della fotografia e dell’ottica conosce benissimo, e che molto spesso anche i piloti non conoscono. Un episodio emblematico: alcuni anni fa un pilota in Cina fermò il traffico dell’intero aeroporto perché era convinto di avere un aereo che gli veniva contro quando in realtà si trattava del pianeta Venere basso sull’orizzonte. Quindi attenzione a pensare che si possa trattare di veicoli extraterrestri. Prima di arrivare a quel punto c’è una lunga serie di cose che potrebbero essere e che vanno prese in considerazione”.
Il ruolo dei militari
“Per molti anni non era noto il fatto che l’aviazione degli Stati Uniti avesse un intero squadrone composto da caccia sovietici, carpiti con varie tecniche, sui quali si addestravano i piloti per fare i combattimenti simulati in aree come ad esempio l’Area 51”, prosegue Attivissimo. “Ricognitori super segreti come l’SR71, di cui adesso abbiamo ampia documentazione, fin dagli anni ’60 volavano a 3 volte la velocità del suono senza che si sapesse nulla e venivano avvistati dai piloti di linea ai quali poi veniva chiesto, per favore, “fa finta di non averlo visto”. Quindi attenzione a pensare che i militari siano sempre trasparenti, a volte hanno anche la loro convenienza a raccontare o a lasciare che circolino storie affascinanti, per cui noi vogliamo crederci e invece loro vogliono depistarci”.
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“Forse siamo noi che inventiamo il fenomeno”
“C’è una differenza importantissima tra vita extraterrestre, che secondo gli scienziati è una probabilità molto alta, e visita extraterrestre, questa invece è estremamente improbabile”, dice il giornalista a Sky TG24. “Abbiamo tutti in tasca un telefonino, abbiamo telecamere di sorveglianza dappertutto, possibile che ancora nel 2022 tutto quello che abbiamo sono pochi fotogrammi sgranati di qualcosa che passa davanti all’obiettivo e se ne va? Forse il problema sta da un’altra parte, siamo noi che inventiamo il fenomeno”