Il capo della Chiesa ortodossa tra i destinatari dei provvedimenti stilati dalla Commissione europea
Nell'elenco dei destinatari del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, previste dalla Commissione Europea, figura anche il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill. "Il patriarca - si legge nel testo - è responsabile del sostegno o dell'attuazione di azioni o politiche che minano o minacciano l'integrità territoriale, la
sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza in Ucraina. Inoltre, sostiene il governo russo ed i decisori responsabili dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell'Ucraina".
"Bisogna essere completamente estranei alla nostra storia per pensare di poter intimidire il suo clero e i suoi credenti inserendoli in liste nere", ha commentato il portavoce di Kirill. (GUERRA IN UCRAINA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - LE DIRETTE E I REPORTAGE)
Entro sei mesi taglio del petrolio russo
Il piano della Commissione europea prevede anche di limitare il petrolio russo in tutta Europa entro sei mesi. Sarà un divieto di importazione dell’oro nero russo, sia via nave che via oleodotto, greggio e raffinato, con un'uscita graduale in un modo che “consenta a noi e ai nostri partner di assicurarci rotte di fornitura alternative e di minimizzare l'impatto sui mercati globali".