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Ucraina, Putin attacca l’Europa: “Siete irresponsabili”. Guterres a Mosca martedì

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©Ansa

Il leader russo, parlando con il presidente del Consiglio Ue Michel, denuncia "le dichiarazioni irresponsabili" sulla "necessità di una soluzione militare del conflitto" e accusa di "incoraggiare una sfacciata russofobia". Draghi sta valutando l'ipotesi di andare a Kiev per incontrare Zelensky. La Difesa Usa convoca per martedì prossimo nella base aerea di Ramstein in Germania un incontro con governi e  vertici militari dei Paesi alleati. Lo stesso giorno il segretario dell'Onu andrà in Russia da Putin

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Resta alta la tensione tra la Russia e l’Europa. Una telefonata di un’ora e mezza tra il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e il presidente russo Vladimir Putin ha aumentato la consapevolezza che la nuova fase della guerra in Ucraina sarà ancora lunga (LO SPECIALE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). Michel ha ribadito al capo del Cremlino come l'Ue sia pronta a dare ogni sostegno possibile all’Ucraina, scatenando l'ira dell'interlocutore: "Sulla necessità di una soluzione militare del conflitto, l'Europa è irresponsabile", è stato l'attacco di Putin. In un venerdì segnato dal pessimismo diplomatico l'unico spiraglio è aperto dall'incontro che, martedì al Cremlino, avranno il presidente russo e il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. "Pieno sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite per una tregua", ha sottolineato Michel, che ha anche provato a illustrare la visione europea della guerra in Ucraina, con tutti gli errori di calcolo, le perdite e le atrocità che hanno riguardato l'esercito russo. A Bruxelles si ha infatti la "forte" impressione "che non tutte le informazioni dal campo siano condivise con Putin". Eppure l'Ue, a Mosca, continua a trovare di fronte a sé un muro. "Il disagio dell'Occidente è evidente. Tutte le parti del mondo vogliono combattere la sua influenza", ha sentenziato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

Poche speranze di tregua

"Le prossime due settimane saranno decisive", hanno ammesso fonti europee alla luce degli ultimi aggiornamenti sul fronte diplomatico e su quello militare. Parlare di tregua sembra molto complicato. "La verità è che una trattativa potrà essere decisa solo a seconda di cosa accadrà sul terreno" nel breve periodo, è l'osservazione avanzata dalle fonti europee. Una posizione che trova sponda anche al di là della Manica, dove il premier britannico Boris Johnson non solo ha avvertito che la "guerra potrebbe durare fino alla fine del 2023" ma ha ammesso che questa guerra la Russia "la può vincere". Intanto la prossima settimana dovrebbe vedere la luce il sesto pacchetto di sanzioni europee contro Mosca. La Commissione dovrebbe prima presentare il suo lavoro alle capitali europee e poi, dopo l'ormai usuale ciclo di riunioni degli ambasciatori dei 27, le nuove misure entro l'inizio di maggio dovrebbero entrare in vigore. 

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Le sanzioni

Dovrebbero essere sanzioni dure. L'ipotesi è che ci si muova sullo stop al petrolio russo, magari prevedendo - come è accaduto per il carbone - un periodo di 'phasing out' e non un embargo immediato, impossibile anche per i contratti in essere. Sarà inoltre allargata la lista delle banche russe escluse dal sistema Swift. Nel corso del colloquio odierno, Michel ha dettagliato a Putin le misure messe in campo contro Mosca, preannunciandone nuove e rimarcando come l'Ue sia "preparata" a fare dei sacrifici pur di adottarle. Il presidente del Consiglio Ue ha voluto dare un'ulteriore prova di unità europea al suo interlocutore e, allo stesso tempo, tenere comunque aperto un canale con il Cremlino. Anche perché, hanno spiegato fonti Ue, "Putin è restio a parlare con Zelensky direttamente, come richiesto invece da Kiev". All'Unione non resta che proseguire sulla strada dell’aumento degli aiuti a Kiev e al cercare ogni via per l'indipendenza energetica dalla Russia. L'Olanda ha annunciato di voler raggiungere l'obiettivo entro fine anno. Ma i costi, come Berlino continua a suggerire, rischiano di essere altissimi.

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Draghi prepara visita a Zelensky a Kiev

Intanto il premier italiano Mario Draghi, al momento ancora positivo al Covid e in isolamento a Città della Pieve, sta progettando una visita a Kiev, per un incontro faccia a faccia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto confermato da Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio sta valutando l'ipotesi di un viaggio in Ucraina, sulla falsariga di altri leader europei che hanno visitato il Paese nelle ultime settimane. Al momento non ci sarebbe ancora nulla di pianificato ma si starebbe ipotizzando di organizzare la visita a stretto giro, prima del viaggio negli Usa in programma attorno alla metà di maggio.

Usa convocano alleati a Ramstein per il 26 aprile 

Si terrà invece martedì 26 aprile la riunione convocata dagli Stati Uniti nella base aerea americana di Ramstein in Germania. La data dell'incontro è stata resa nota dal segretario alla difesa Usa Lloyd J. Austin, il quale ha invitato i suoi colleghi e i vertici militari dei Paesi alleati di tutto il mondo per discutere degli sviluppi della crisi in Ucraina e delle questioni di sicurezza ad essa collegate.

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