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Morti due oligarchi russi e le loro famiglie, ipotesi suicidio: cosa sappiamo

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I corpi senza vita di due importanti uomini d'affari russi sono stati trovati a un giorno di distanza l'uno dall'altro. Entrambi i decessi sembrano il risultato di un suicidio, avvenuto dopo l'uccisione dei propri familiari, ma la tempistica, le somiglianze tra le due scene del crimine e altri elementi hanno fatto sorgere dei dubbi

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Negli ultimi due giorni, due miliardari russi legati al settore del gas sono morti in circostanze ancora da chiarire. Come riporta Il Telegraph, si tratta di Sergey Protosenya e di Vladislav Avayev, i cui corpi senza vita sono stati ritrovati a un giorno di distanza l’uno dall’altro e accanto a quelli esamini dei propri familiari. In entrambi i casi si ipotizza un omicidio-suicidio, ma non si escludono altre piste (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).

 

Cosa sappiamo 

Sia Protosenya che Avayev erano personalità di primo piano. Il primo era stato vicepresidente di Novatek, un’impresa russa produttrice di gas, mentre il secondo aveva rivestito fino a poco prima del decesso l’incarico di vicepresidente di Gazprombank dopo un passato al Cremlino. Sia Novatek che Gazprombank sono state sanzionate come ritorsione per la guerra in Ucraina.

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L'indagine sul decesso di Protosenya

I corpi dell’oligarca Protosenya, della moglie e della figlia sono stati ritrovati nella villa di loro proprietà a Lloret de Mar, in Costa Brava, motivo per cui sulla vicenda indagano le autorità spagnole. Secondo quanto si apprende, la polizia sarebbe stata allertata dal figlio dell’uomo, che non si trovava col resto della famiglia e che era preoccupato perché non riusciva a contattarla. L’ipotesi degli inquirenti è che si tratti di un omicidio-suicidio, perché l’uomo d’affari sembra essersi impiccato mentre la moglie e la figlia riporterebbero ferite da accoltellamento, ma non è l’unica strada che si sta vagliando. Un portavoce ha detto al Telegraph che “l’indagine resta aperta” e che non sono stati trovati messaggi di addio. La testata cita anche altre “stranezze” riportate da un giornale locale. Secondo quanto si apprende, la scena del crimine non sarebbe compatibile a quella di un delitto maturato tra le mura domestiche, anche perché sui vestiti dell’oligarca non ci sarebbero macchie di sangue. Pare inoltre che sarebbero stati usati dei guanti per non lasciare tracce sui corpi delle due donne uccise.

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Il giallo sul decesso di Avayev 

Il giorno prima che si sapesse della morte di Protosenya, era stato trovato senza vita nella sua casa di Mosca Vladislav Avayev. Anche in questo caso, accanto al corpo dell'oligarca, c'erano quelli esanimi della figlia 13enne e della moglie, e anche in questo caso si è ipotizzato un omicidio-suicidio. Secondo una prima ricostruzione, l’oligarca avrebbe prima sparato ai suoi familiari poi avrebbe rivolto l’arma verso se stesso, ma la dinamica è ancora da accertare.

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