L'ex ambasciatore russo presso la Nato Alexander Grushko: "La Russia prenderà le necessarie misure di sicurezza difensive", con "conseguenze tra le più indesiderabili"
"Ci si può dimenticare dei Baltici non nucleari se Svezia e Finlandia si uniscono alla Nato". Lo ha scritto su Telegram Dmitrij Medvedev, vice presidente del consiglio di sicurezza della Russia, citato dalla Tass. "La Russia - ha aggiunto - rafforzerà i suoi confini occidentali se Svezia e Finlandia si uniranno alla Nato, la lunghezza del confine terrestre dell'alleanza con la Russia sarà più che raddoppiata. Naturalmente, sarà necessario rafforzare questi confini". La reazione di Mosca arriva all'indomani delle dichiarazioni congiunte di Sanna Marin, premier finlandese, e della omologa svedese, Magdalena Andersson, che hanno annunciato il probabile ingresso imminente dell'Alleanza. (Gli aggiornamenti sulla guerra Russia-Ucraina. LA DIRETTA)
Medvedev: "Non si potrà più parlare di Baltici non nucleari"
Il presidente del Consiglio di sicurezza russo ha spiegato che, in caso di adesione dei Paesi scandinavi alla Nato, "sarà necessario rafforzare seriamente il gruppo di truppe di terra e il sistema di difesa aerea e schierare consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia". "In questo caso - ha aggiunto - non si può più parlare dello status non nucleare dei Baltici. L'equilibrio deve essere ripristinato". E ha conluso: "Fino ad oggi, la Russia non ha intrapreso tali misure e non aveva intenzione di farlo. Se siamo costretti a farlo, allora notate che non siamo stati noi a suggerirlo, come diceva un personaggio di un famoso vecchio film".
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Il vice ministro degli Esteri: "Conseguenze indesiderabili"
Sull'argomento è intervenuto anche Alexander Grushko, vice ministro degli Esteri ed ex ambasciatore russo presso l'Alleanza atlantica. "L'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato - ha affermato Grushko citato dalla Tass - cambierebbe radicalmente la situazione politico-militare: la Russia prenderà le necessarie misure di sicurezza difensive", con "conseguenze tra le più indesiderabili".
Premier lituano: "Minacce russe sembrano strane"
Il primo ministro della Lituania Ingrida Šimonytė ha invece liquidato l'avvertimento di Dmitry Medvedev in relazione alla probabile adesione di Finlandia e Svezia alla Nato. Come riportato dal Guardian, per la premier un tale avvertimento non è "niente di nuovo". "Le attuali minacce russe - ha dichiarato - sembrano piuttosto strane, quando sappiamo che già prima della guerra in Ucraina, i russi tengono le armi a 100 chilometri dal confine della Lituania. Le armi nucleari sono sempre state tenute a Kaliningrad. La comunità internazionale, i Paesi della regione, ne sono perfettamente consapevoli. Le usano come una minaccia".