Ucraina, i russi lasciano Chernobyl. Kiev: "Soldati colpiti da radiazioni. Hanno ostaggi"

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Le forze di Mosca in ritirata dalla centrale nucleare. L'agenzia di Kiev Energoatom: "Rubati oggetti preziosi". I soldati avrebbero scavato trincee in aree a rischio e sarebbero passati dalla zona proibita della Foresta Rossa. Lì, sarebbero stati contaminati dalle polveri radioattive sollevate dal terreno. Già sette autobus carichi di militari, riportano i media di Minsk, sono arrivati in Bielorussia per portarli in luoghi di cura

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Le forze armate russe hanno lasciato la centrale nucleare di Chernobyl, conquistata lo scorso 24 febbraio, primo giorno della guerra in Ucraina. Il prezzo pagato per questi giorni di occupazione, denuncia il governo di Kiev, è altissimo: sempre più soldati di Mosca risultano contaminati dalle radiazioni del sito nucleare, a un centinaio di chilometri a nord della capitale Kiev. Energoatom, l’agenzia nucleare di Kiev, riferisce come i militari russi durante l’assedio avrebbero scavato trincee nei pressi dei reattori. Dopo aver sperimentato “primi sintomi di malessere” sarebbero andati nel panico e avrebbero lasciato la centrale. Sarcastico il commento della vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk: "Hanno ricevuto volontariamente tali dosi di radiazioni che le conseguenze verranno spiegate loro da dottori in tute protettive speciali. Meritano assolutamente di essere nominati per il Premio Darwin quest'anno". Abbandonando Chernobyl, riporta sempre Energoatom, i soldati avversari si sono dati "al saccheggio dei locali, al furto di equipaggiamenti e di altri oggetti preziosi". Non solo. Avrebbero prelevato e portato via con sé anche alcuni ostaggi (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTALO SPECIALE DI SKY TG24I VIDEO E I REPORTAGE DALL’UCRAINA).

In cura per le radiazioni in Bielorussia

Chernobyl, secondo diversi analisti, era stata conquistata con l’obiettivo di creare una rapida via che dal confine settentrionale tra Ucraina e Bielorussia portasse a Kiev. Alcune fonti di Energoatom riferiscono come le truppe di Putin che hanno passato le ultime settimane nella zona siano già in Bielorussia per ricevere cure contro le malattie da radiazioni. Almeno sette autobus carichi di soldati, dicono i media di Minsk, sono già stati portati in un centro specializzato nella città di Gomel. Adesso, ha detto la vicepremier di Kiev, alcuni specialisti ucraini potranno ispezionare la centrale in cerca di eventuali "ordigni esplosivi".

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Continue interruzioni della corrente elettrica – necessaria per attivare i sistemi di raffreddamento dell'impianto di stoccaggio del combustibile nucleare – e frequenti incendi hanno in questi giorni reso la zona più tossica di quanto lo sia di solito. Secondo le testimonianze degli addetti ucraini all'impianto, citati da Reuters, la gestione russa delle operazioni militare a Chernobyl è stata “un suicidio”. I militari di Mosca avevano attraversato senza dispositivi di protezione la Foresta Rossa, l’area boschiva altamente tossica che circonda il sito della centrale, vietata anche agli stessi operatori. Le nubi di polvere radioattiva sollevate dai blindati russi avrebbero così contaminato i soldati.

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