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Ucraina, Cremlino: "Dai negoziati nessuna svolta, molto lavoro da fare"

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©Ansa

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato in conferenza stampa che Mosca ''non ha visto nulla di promettente'' 

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Nel quarto round di negoziati che si sono svolti ieri sul terreno turco “non c’è stato alcun punto di svolta''. A parlare è il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che ha aggiunto che Mosca ''non ha visto nulla di promettente'' e che ''c'è ancora un grande lavoro da fare''. Parole che rappresentano una frenata rispetto al cauto ottimismo che si era diffuso ieri. "Le dichiarazioni fatte dalla leadership ucraina sull'andamento dei negoziati con la Russia, tantopiù le osservazioni di persone che non sono coinvolte nel processo negoziale, non aiutano il successo dei colloqui stessi" ha detto il portavoce (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). 

Le fasi dei negoziati

Peskov ha spiegato che il Cremlino considera "positivo" il fatto che Kiev abbia iniziato a formulare le proprie proposte per iscritto. "Noi evitiamo attentamente di fare dichiarazioni su questioni" che vengono discusse ai negoziati perché "crediamo che i colloqui debbano avere luogo" in modo discreto, ha detto pur annunciando che nelle prossime ore il capo dei negoziatori russi fornirà un ulteriore aggiornamento sull'esito dei colloqui russo-ucraini.

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"La Crimea fa parte della Federazione Russa. E secondo la nostra costituzione, non possiamo discutere con nessuno del futuro del territorio della Federazione Russa, del futuro delle regioni russe. È escluso. Ed è ciò che dice la nostra costituzione". Con queste le parole Peskov ha risposto alla domanda esplicita se fossero possibili accordi sulla Crimea, considerata la posizione ucraina ai colloqui di Istanbul. 

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