Guerra in Ucraina, Draghi a Putin: “Con de-escalation pronti a contribuire alla pace”

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Il premier italiano ha sentito il presidente russo, come preannunciato nei giorni scorsi: il colloquio tra i due è durato circa un’ora, secondo fonti di Palazzo Chigi. Al centro del dialogo, gli ultimi sviluppi della crisi ucraina e le relazioni bilaterali. “Stabilire quanto prima un cessate il fuoco”, ha chiesto Draghi a Putin. Si è parlato anche del pagamento in rubli richiesto da Mosca per le forniture di gas e dell'andamento dei negoziati con Kiev

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"Presidente Putin, la chiamo per parlare di pace”: si è aperta così la telefonata tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente russo. Il colloquio, secondo quanto appreso dall’Ansa da fonti di Palazzo Chigi, è durato circa un’ora. Al centro della telefonata, gli ultimi sviluppi della crisi ucraina e le relazioni bilaterali: Draghi ha sottolineato l'importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale. I due hanno poi discusso anche delle forniture di gas e i pagamenti richiesti da Mosca in rubli. In una nota del Cremlino si legge inoltre che “su richiesta di Mario Draghi, Vladimir Putin lo ha informato sull'andamento dei colloqui tra i rappresentanti di Russia e Ucraina, la cui ultima sessione si è svolta il giorno prima a Istanbul”. I due hanno concordato sull'opportunità di mantenersi in contatto (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). 

Draghi a Putin: “Stabilire quanto prima un cessate il fuoco”

Al centro del colloquio tra il premier Mario Draghi e il presidente della Federazione russa Vladimir Putin c'è stato l'andamento del negoziato tra la Russia e l'Ucraina e i suoi ultimi sviluppi. Il presidente Draghi ha sottolineato l'importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale.

De-escalation al centro della conversazione

Il premier Draghi, secondo quanto riporta Ansa, ha sottolineato l'importanza di adoperarsi per una de-escalation delle tensioni alla luce delle gravi conseguenze che avrebbe un inasprimento della crisi. Sono stati concordati un impegno comune per una soluzione sostenibile e durevole della crisi e l'esigenza di ricostruire un clima di fiducia. Mario Draghi ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia.

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I pagamenti del gas in rubli

Draghi e Putin hanno discusso anche delle forniture di gas e dei pagamenti richiesti da Mosca in rubli. Un tema che è stato affrontato anche in una nuova telefonata tra il leader del Cremlino e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. I due hanno discusso della richiesta di Mosca sul pagamento del gas in rubli, concordando di proseguire il confronto al riguardo tra i rispettivi esperti, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato da Interfax. Putin ha inoltre informato Scholz sugli sviluppi dei colloqui di ieri a Istanbul tra le delegazioni di Mosca e Kiev.

Il pagamento in rubli secondo Mosca

Secondo Putin il pagamento del gas russo in rubli non dovrebbe "peggiorare" i termini contrattuali sottoscritti dai clienti europei. Il pagamento in rubli del gas, a cui potrebbe seguire un'analoga richiesta su altre materie prime come indicato dal presidente della Duma Vyacheslav Volodin, è la reazione di Mosca alle sanzioni occidentali che hanno causato per l'economia russa la più grave crisi dal crollo dell'Unione Sovietica del 1991. In mattinata il portavoce di Putin Dmitry Peskov aveva escluso che un effetto immediato della richiesta di Mosca, in quanto, a suo dire, il processo necessario per cambiare in rubli la valuta di pagamento del gas russo richiederà più tempo rispetto al termine originale fissato per domani.

Draghi e Putin si manterranno in contatto

Nel corso della telefonata Il premier Mario Draghi e il presidente della federazione russa Vladimir Putin hanno anche concordato sull'opportunità di mantenersi in contatto.

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L’annuncio della telefonata con Putin

L’incontro telefonico tra il presidente del Consiglio e il capo del Cremlino era stato annunciato proprio da Mario Draghi nella conferenza stampa di chiusura dei vertici europei e della NATO a Bruxelles nei giorni scorsi: “La pace la stiamo cercando, io la sto cercando veramente. Gli altri leader europei, come francesi e tedeschi, hanno avuto colloqui con Putin e li avrò anch'io. Il modo migliore per dimostrare di volere la pace è cessare le ostilità e sedersi al tavolo rimarcava. Altrimenti vuol dire che si spera di guadagnare terreno”, aveva detto il premier.

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