L'Occidente non intende sottostare alla pretesa di Mosca, che definisce una violazione dei contratti, ma la controparte non sembra essere disposta a fare passi indietro
Continua a far discutere la decisione russa di accettare dai cosiddetti ‘Paesi ostili’ solo pagamenti in rubli e non più in dollari o euro per il gas. Il G7 ritiene che la pretesa sia "inaccettabile" e che consista in una violazione unilaterale dei contratti esistenti, ma anche i privati si oppongono. “L'Eni non pagherà il gas russo in rubli”, ha fatto sapere l'amministratore delegato Claudio Descalzi. Dichiarazioni alle quali Mosca ha risposto dicendo che “non farà beneficenza” (LE ULTIME NOTIZIE - ZELENSKY: "PRONTI AD ACCETTARE STATUS NEUTRALE - GUERINI: "AUMENTO DELLE SPESE MILITARI IMPEGNO CON NATO).
Le critiche dell’Occidente
Vladimir Putin ha preso questa decisione sui pagamenti in risposta alle sanzioni che l’Occidente ha imposto alla Russia per il conflitto in Ucraina. Non a caso, non riguarda tutti i Paesi con cui Mosca fa affari, ma solo quelli che ha definito “ostili”. Citando il servizio di stampa del Cremlino, Ansa riferisce che il presidente russo si aspetta entro il 31 marzo un rapporto dal Gabinetto dei ministri, dalla Banca Centrale russa e da Gazprom sull'attuazione del cambio valuta in rubli per il pagamento delle forniture di gas. L’Occidente non è, però, disposto ad incassare. "Tutti i ministri del G7 hanno convenuto che si tratta di una chiara violazione unilaterale dei contratti esistenti”, ha detto Robert Habeck, ministro dell’Economia della Germania, Paese a cui spetta la presidenza di turno. Secondo Habeck, “il pagamento in rubli è inaccettabile” e la pretesa di Mosca è un tentativo di dividere il blocco, ma questo ha già trovato una linea comune. "La Russia non è un fornitore di energia affidabile. Non solo perché può diventare direttamente inaffidabile ma anche perché con le sue azioni nella politica mondiale ha contribuito in modo decisivo a un disturbo globale della pace e dell'ordine", ha concluso il ministro.
Le dichiarazione di Descalzi
Intervendo in un panel a Dubai, anche l’amministratore delegato di Eni Cladio Descalzi ha criticato la mossa di Mosca secondo quanto riporta l'Agenzia Bloomberg. "L'Eni non pagherà il gas russo in rubli", ha detto, specificando che “i contratti prevedono il pagamento del carburante in euro” e dovrebbero eventualmente essere modificati. Descalzi ha poi definito la richiesta della Russia un “problema” per i mercati energetici perché sta tra l’altro causando volatilità nei prezzi. A sua detta, l’Europa dovrebbe guardare all’Africa per avere più forniture di gas dato che non ha sufficienti capacità per soddisfare da sola la sua richiesta.
La risposta di Mosca
Nonostante queste dichiarazione, la Russia sembra determinata a seguire la sua strada. “Di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo”, ha fatto sapere il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione".