Il presidente degli Stati Uniti aveva definito il leader russo “un macellaio e un dittatore”. Oggi ribadisce: era "un'opinione personale" e non di un'indicazione politica su un eventuale cambio di regime. “Non mi interessa cosa lui pensi delle mie parole”. Su un possibile faccia a faccia aggiunge: “Dipende di cosa vuole discutere”
"Non ritratto nulla". Così il presidente degli Usa Joe Biden ha ribadito la propria posizione sulle frasi su Vladimir Putin che l’altro giorno hanno causato nuove tensioni tra Stati Uniti e Russia. Biden aveva definito il leader del Cremlino “un macellaio e un dittatore”. Oggi il presidente americano ha sottolineato di aver espresso "il suo sdegno" per la guerra in Ucraina e ha precisato che si trattava di "un'opinione personale" e non di un'indicazione politica su un eventuale cambio di regime (GUERRA UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI).
Biden: non penso mie parole su Putin complichino diplomazia
Rispondendo ai giornalisti, Biden ha spiegato che non pensa che i suoi commenti su Putin complicheranno la diplomazia per risolvere il conflitto in Ucraina. "Non mi interessa”, ha risposto alla domanda se non pensa che Vladimir Putin possa vedere le sue parole contro di lui come una misura di escalation. Poi ha aperto alla possibilità di un incontro con l’omologo russo. All'ennesima domanda dei giornalisti alla Casa Bianca sulla possibilità di un colloquio con il leader del Cremlino, il presidente americano ha risposto: "Dipende dall'argomento di cui vuole parlare”. Biden infine ha ribadito ancora che "se la Russia userà le armi chimiche ci sarà una risposta significativa". Pressato sul dire in che cosa consista questa eventuale risposta, il presidente americano ha risposto "non lo dirò certo a voi, sarei uno stupido".
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Biden avvia corsa a riarmo
Riparte la corsa al riarmo in Usa, sulla scia dell'invasione russa in Ucraina. Per il 2023 Joe Biden ha presentato al Congresso una proposta di bilancio da 5.800 miliardi di dollari con una 'minimum tax' per i paperoni e investimenti record per la sicurezza, a partire da quelli già astronomici per le spese militari: 813,3 miliardi di dollari, un incremento di 31 miliardi (pari al 4%) sull'anno precedente. I fondi comprendono 4,1 miliardi di dollari per condurre ricerche e sviluppare capacità di difesa, quasi 5 miliardi per una sistema di allerta missilistica per individuare minacce globali e quasi 2 miliardi per un nuovo scudo anti missile per proteggere gli Usa dalla minaccia dei lanci balistici di Corea del Nord e Iran. Previsti, oltre ad aiuti per un miliardo all'Ucraina, anche 6,9 miliardi di dollari per la Nato.
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Il piano di Biden
"Sto proponendo - ha spiegato il commander in chief - uno dei più grandi investimenti nella storia della nostra sicurezza nazionale, con fondi necessari per garantire che il nostro esercito resti il meglio preparato, addestrato ed equipaggiato nel mondo. Inoltre sto chiedendo di continuare ad investire per rispondere energicamente all'aggressione di Putin contro l'Ucraina con il sostegno Usa all'economia e alle necessità militari e umanitarie" di quel Paese. Il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell ha bocciato la proposta di bilancio di Biden definendola un riflesso dei "valori dell'estrema sinistra" scollato dalle necessità delle famiglie americane e "tristemente inadeguato" sul fronte delle spese militari.