Russia, Blinken e Borell: "Nessuna strategia per un cambio di regime a Mosca"
MondoLe parole del segretario di Stato americano arrivano dopo che Biden, da Varsavia, aveva detto che il leader russo è un “macellaio“ e che “non può restare al potere“. L'Alto rappresentante Ue: "Spetta ai cittadini russi decidere". Il presidente francese Emmanuel Macron: "Non utilizzerei la definizione di macellaio". Scholz: "Biden ha detto quello che ha detto". Poi il presidente Usa ribadisce: "Ci assicureremo che la Russia paghi un prezzo alto per la sua guerra"
Gli Stati Uniti non hanno alcuna strategia per un cambio di regime in Russia: è quanto ha affermato il segretario di Stato Antony Blinken dopo le parole di Joe Biden pronunciate a Varsavia. Il presidente americano aveva detto che Vladimir Putin è un “macellaio“ e che “non può restare al potere“ (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SULLA GUERRA - LO SPECIALE). Stessa posizione espressa anche dall'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, citato da Sky News Arabia: "Non ho sentito direttamente cosa ha detto Biden ma ho visto la posizione della Casa Bianca. Come Ue non stiamo cercando un cambio di regime, spetta ai cittadini russi decidere se lo vogliono. Quello che vogliamo nel caso della Russia è impedire che l'aggressione continui e questo è il nostro obiettivo: fermare la guerra di Putin contro l'Ucraina". Ma il presidente americano in serata ribadisce in un tweet: "Sono andato in Europa con un messaggio chiaro: dobbiamo impegnarci ora nella battaglia per la democrazia. Siamo a fianco della popolazione ucraina e continueremo ad assicurare che la Russia paghi un prezzo alto per la sua guerra".
Blinken: "Usa non hanno strategia per cambio a Mosca"
"Penso che il presidente e la Casa Bianca ieri sera abbiano sottolineato semplicemente che Putin non può avere il potere di fare una guerra o impegnarsi in un'aggressione contro l'Ucraina o contro chiunque altro", ha spiegato Blinken dopo che già ieri sera la Casa Bianca aveva precisato le parole di Biden. "Come ci avete sentito dire ripetutamente, non abbiamo una strategia per un cambio di regime a Mosca”, ha quindi aggiunto.
Macron: "Non alimentare escalation né di parole né di azioni"
Il presidente francese Macron ha invece detto che non userebbe mai la definizione "macellaio" per Putin e che non bisogna alimentare "una escalation né di parole né di azioni" in merito alla guerra in Ucraina. Macron ha fatto sapere che "domani o dopodomani" parlerà - di nuovo - al telefono con Putin per organizzare un'operazione di evacuazione di civili dalla città di Mariupol.
Scholz: "Cambio regime russo non è l'obiettivo della Nato o di Biden"
La caduta di Putin "non è l'obiettivo della Nato e neppure del presidente americano", ha commentato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, rispondendo a una domanda sulle parole pronunciate da Joe Biden. "Il 'regime change' non è l'obiettivo della politica che seguiamo", ha aggiunto. Alla domanda se Biden abbia sbagliato, Scholz ha risposto: "No, ha detto quello che ha detto".
approfondimento
Ucraina, Biden in Polonia: "Putin un macellaio e un dittatore"
Cremlino: "Nuovi insulti"
Dopo le parole di Biden era subito arrivata la replica di Mosca: “I nuovi insulti di Biden a Putin restringono ulteriormente la finestra di opportunità per ricucire i rapporti tra Russia e Stati Uniti”, aveva affermato già ieri il Cremlino, citato dalla Tass. Chi governa in Russia "non è qualcosa che decide Biden. È solo una scelta dei cittadini della Federazione Russa".