Le forze armate ucraine sostengono di aver ucciso più di 10 alti ufficiali di Mosca, pubblicando anche l'elenco. Nei primi giorni di conflitto sarebbero oltre 7mila i soldati russi morti combattendo. I feriti si stimano tra i 14 e i 21mila
In tre settimane di guerra le forze armate ucraine sostengono di aver ucciso più di 10 alti ufficiali russi, pubblicando anche l'elenco. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian citando il Dipartimento per le comunicazioni strategiche dell'Ufficio del comandante in capo delle forze armate ucraine. Negli scorsi giorni, il New York Times parlava di oltre 7mila soldati russi morti nei primi 20 giorni di conflitto, a cui si aggiungono i feriti, stimati tra le 14 e le 21mila unità. Numeri alti, soprattutto se paragonati alle vittime totali di guerre ben più lunghe. Per fare un esempio, in dieci anni di operazioni militari in Afghanistan le morti tra l’esercito russo si stimano intorno ai 50mila uomini (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA – LO SPECIALE DI SKY TG24 – LA MAPPA DEI PROFUGHI – I VIDEO E I REPORTAGE DALL’UCRAINA).
I generali caduti
Secondo quanto riportato da Unian, tra gli alti ufficiali russi che hanno perso la vita ci sarebbero il Generale Magomed Tushayev, comandante del 141° Reggimento Motorizzato della Rosguard; del Generale Vitaly Gerasimov, vice Comandante della 41° Armata del Distretto Militare Centrale; del generale Andrei Kolesnikov, comandante della 29° Armata del Distretto militare orientale; del generale Andriy Sukhovetsky, vice comandante sempre della 41ma armata del distretto militare centrale; di Oleg Mityaev, comandante della 150a divisione di fucili a motore; di Andriy Mordvichev, comandante dell'8a armata generale delle guardie dell'esercito meridionale Quartiere.
Le morti dei generali russi e le condizioni dell'esercito
Morire in guerra per generali di alto rango è inusuale. Tra le grandi potenze occidentali, per gli Stati Uniti si conta ad esempio un unico generale morto in guerra in decenni di conflitti. Si tratta di Harold Greene, che nel 2014 fu ucciso da un militare afghano in un centro di addestramento britannico. Tra i motivi dell’alto numero di morti tra gli alti ranghi delle forze russe, spiega l’ex ministro della Difesa e ammiraglio Giampaolo Di Paolo ad AGI, ci sarebbe l’impreparazione delle cariche meno prestigiose dell’esercito di Mosca. "Tra i bassi ranghi c'è meno libertà di azione, meno preparazione, soprattutto meno capacità di leadership e intraprendenza e questo può portare i livelli di comando superiori a essere impiegati più vicini alla linea del fronte", dice Di Paola. Inoltre, poiché l’avanzata russa non sta andando come previsto dal Cremlino, “può essere che ci sia stato bisogno" di impiegare "generali nelle battaglie". Ulteriore spiegazione potrebbe venire dalla metodologia di attacco dei combattenti di Kiev. "I posti di comando mobili si trovano su mezzi che sono abbastanza vicini alla linea del fronte", continua l’ammiraglio Di Paola, e tenuto conto che "le forze ucraine hanno attaccato molto le retrovie" con raid "mordi e fuggi", è quindi "ragionevole pensare che tra i vari mezzi abbiano distrutto anche posti di comando con i loro occupanti".
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Le forze speciali ucraine
Fonti ucraine vicine al presidente Volodymyr Zelensky rivelano che sul terreno starebbe operando un'unità speciale d'intelligence, messa in piedi proprio per localizzare ed eliminare gli alti ufficiali russi coinvolti nella guerra. Kiev, spiega sempre all’AGI il comandante Leonardo Tricarico, conta sulle forti competenze delle sue forze speciali. Se infatti l’esercito e la marina ucraine, in una recente valutazione di Stati Uniti e altri Paesi Nato, sono stati considerati “non all'altezza dello standard dell'Alleanza atlantica”, lo stesso non si può dire per le forze speciali, che “tale livello lo hanno ampiamente raggiunto", spiega Tricarico.