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Trump lancia il suo social network negli Usa (ma non in Italia): si chiama “Truth”

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©IPA/Fotogramma

L’ex presidente degli Stati Uniti torna sui social con la sua piattaforma, non accessibile dal nostro Paese, dopo il bando da Facebook e Twitter. “I talebani ci sono ma io no”, si era lamentato nei mesi scorsi. La corsa del tycoon verso la riconquista della Casa Bianca è però ostacolata dalle inchieste giudiziarie e parlamentari

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L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump torna sui social ad oltre un anno dal bando di Facebook, Twitter e Youtube dopo i suoi post legati all'assalto del Capitol Hill. Da oggi arriva sulla App Store di Apple negli Stati Uniti la sua nuova piattaforma, non disponibile in Italia: “Truth”, ossia verità. Il lancio è stato confermato dal post di un dirigente del network in risposta alla domanda di un utente della versione di prova. Le caratteristiche emulano quelle di Twitter, l'ex social preferito di Trump, con la possibilità in futuro di messaggi diretti, notifiche e blocco utenti. Secondo quanto riportato da Fanpage, la lista d’attesa per la registrazione è molto affollata.

La società dietro alla nuova piattaforma

Dietro la nuova piattaforma c'è la Trump Media & Technology Group (Tmtg), società guidata dall’ex deputato repubblicano Devin Nunes, già a capo della commissione intelligence della Camera e che cercò di aiutare il tycoon nel Russiagate. Intano la Sec, la Consob italiana, ha acceso i fari sulla sua fusione con la Digital World Acquisition Corporation per una rapida quotazione in Borsa, dopo che le due società hanno annunciato che alcuni investitori istituzionali anonimi si sono impegnati a versare un miliardo di dollari per varare il progetto. Nel loro portafoglio potrebbero entrare piattaforme che si stanno posizionando come campioni della libertà di espressione, tra cui Parler, Gettr e Rumble, ben lontani però dalla popolarità dei social mainstream. Secondo quanto riporta il New York Times, sono almeno sette le piattaforme già create per occupare lo stesso spazio.

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Già negli scorsi mesi Donald Trump, che sembra pronto a riprendere la guida del partito repubblicano in vista delle elezioni di Midterm e forse per le presidenziali del 2024, si era lamentato per il trattamento subito dai grandi social network: "Viviamo in un mondo dove i talebani hanno una enorme presenza su Twitter, mentre ancora il vostro presidente preferito viene silenziato. Questo è inaccettabile!", aveva detto a ottobre. "Non ci si può fidare di un piccolo gruppo di potenti che la pensano tutti uguale e che sperano di far tacere tutti coloro che la pensano diversamente”. “L’ex presidente aveva aggiunto di essere “probabilmente l'unico in America con le risorse, l'esperienza e il desiderio di farlo".

Un megafono per Donald Trump

"Truth" dovrebbe diventare il punto di riferimento della destra conservatrice e fornire nuovamente a Trump un megafono per rafforzare la sua presa sul partito repubblicano, preparando il terreno per una sua ricandidatura nel 2024. Finora solamente una persona ha servito due mandati non consecutivi come presidente: Grover Cleveland è stato alla Casa Bianca la prima volta dal 1885 al 1889, e poi di nuovo dal 1893 al 1897. Sul ritorno sulla scena politica di Donald Trump pesano però le inchieste giudiziarie e parlamentari: dal suo tentativo di ribaltare il voto, anche con l'assalto al Congresso, alle presunte frodi della sua holding, per le quali sarà costretto a deporre insieme a due figli.

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