Usa: "Russia potrebbe attaccare Ucraina durante Olimpiadi". Atteso colloquio Biden-Putin

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A dare notizia del possibile attacco è Jake Sullivan, consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca. L'Ue studia sanzioni per Mosca se ci sarà un'aggressione. Intanto diversi Paesi, dagli Stati Uniti al Regno Unito, invitano i propri concittadini a lasciare il territorio ucraino. La Nato: c'è rischio di un golpe

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La Russia sarebbe pronta a invadere l'Ucraina prima della fine delle Olimpiadi invernali di Pechino. A dare notizia del possibile imminente attacco russo è Jake Sullivan, consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, che specifica come l'offensiva potrebbe iniziare con raid aerei. La Cia, in particolare, ritiene che l'attacco potrebbe essere sferrato la settimana prossima, mercoledì 16 febbraio, come scrive der Spiegel. Secondo Fox, che cita alcune fonti, il Pentagono invierà altri 3.000 militari in Polonia. Per il 12 febbraio, intanto, è atteso un nuovo colloquio tra Biden e Putin, su iniziativa Usa, come annunciato dal Cremlino. Il presidente russo, secondo quanto ha fatto sapere l'Eliseo, nella stessa giornata parlerà anche con Marcon. Nel mentre, in una riunione tra alcuni leader mondiali - tra cui lo stesso Biden, Ursula Von der Leyen e Mario Draghi - è stato esaminato il pacchetto di sanzioni che spetterebbero a Mosca nel caso di attacco. Sul tema, Draghi ha sottolineato: se ci sarà un'aggressione, le sanzioni saranno gravi. E dopo che Biden ha invitato gli americani a lasciare "subito" l’Ucraina, anche Regno Unito, Olanda, Lettonia, Giappone e Corea del Sud si sono mosse sulla stessa linea, mentre Israele ha richiamato in patria il suo personale diplomatico (I REPORTAGE DI SKY TG24 IN UCRAINA).

Il vertice, Von der Leyen: "Tutte le opzioni sono sul tavolo"

Al vertice dell'11 febbraio hanno partecipato Biden, il cancelliere tedesco Scholz, il premier italiano Draghi, il presidente francese Macron, il premier britannico Johnson, il presidente polacco Duda, i capi di Ue e Nato. I leader, spiega una nota della Commissione europea, hanno valutato il "significativo sforzo diplomatico per convincere la Russia alla de-escalation" e "hanno sottolineato il sostegno risoluto all'Ucraina". Si sono poi mossi per analizzare la "dettagliata cooperazione per la finalizzazione del pacchetto di sanzioni in caso di ulteriore aggressione da parte della Russia". La presidente Von der Leyen, dice la Commissione, durante la riunione, avrebbe ribadito come "tutte le opzioni sono sul tavolo", spiegando allo stesso tempo che Bruxelles "sta continuando il suo lavoro su una pronta risposta in particolare nel campo energetico, aprendo un dialogo con i partner europei per eventuali forniture aggiuntive di gas naturale e gas naturale liquefatto in caso di interruzione" delle forniture da parte della Russia. 

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Draghi: se aggressione, sanzioni siano gravi

"È stato condiviso - si legge inoltre in una nota di palazzo Chigi sull'incontro - lo scenario rappresentato e confermata l'esigenza di assicurare una ferma postura di deterrenza, mantenendo aperto il dialogo con Mosca anche per  dare attuazione agli accordi di Minsk. È stato approfondito l'esame delle sanzioni che verrebbero adottate in caso di  aggressione all'integrità territoriale dell'Ucraina. Draghi sostiene l'opportunità di sanzioni gravi, pur continuando a sperare in un utile dialogo".

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Biden: “Putin sa che non deve toccare americani”

Intanto il presidente degli Stati Uniti ha lanciato un messaggio al suo omologo russo: “Se Putin è così sciocco da procedere, è abbastanza intelligente da non fare nulla che avrebbe un impatto negativo sui cittadini americani”. Alla domanda se ha detto a Putin che la sicurezza degli americani è una linea non oltrepassabile, il presidente ha risposto: “Non dovevo dirglielo, ho parlato di questo, lo sa". Biden ha escluso di mandare truppe per un'eventuale evacuazione di cittadini americani: "È una guerra mondiale quando americani e russi cominciano a spararsi". 

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Nato: 007 russi in Ucraina, rischio golpe

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha detto invece che vi è un rischio reale di un conflitto armato in Europa dato che il numero delle truppe ai confini dell'Ucraina "salgono" e i tempi di reazione di un eventuale attacco "scendono". Ma il capo dell'Alleanza ha anche avvertito che il pericolo non è confinato a una "piena invasione militare" bensì ad "azioni ibride", comprese quelle "cibernetiche", o a un tentativo di "ribaltare il governo di Kiev". Stoltenberg, che si trova in Romania per accogliere le truppe Usa alla base di Costanza, ha sottolineato l'alto numero di agenti d'intelligence russi presenti in Ucraina.

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