Il giudice americano ha respinto la richiesta del duca di York di archiviare la causa. Le violenze risalirebbero al 2001 quando la sua accusatrice, Virginia Giuffré, era ancora minorenne
Guai in vista per il principe Andrea d'Inghilterra, coinvolto nello scandalo sessuale connesso alla frequentazione del defunto miliardario americano Jeffrey Epstein. Il terzogenito della regina Elisabetta, infatti, andrà a processo negli Stati Uniti dopo che il tribunale americano ha respinto la richiesta del duca di York di archiviare la causa civile intentata dalla sua accusatrice Virginia Giuffrè, una delle presunte vittime (all'epoca minorenne) del faccendiere e dei suoi amici vip.
Le accuse: "Costretta a rapporti sessuali con Andrea"
Giuffrè ha accusato l'Epstein, morto suicida in carcere, e la compagna Ghislaine Maxwell di aver abusato sessualmente di lei quando era minorenne, nel 2001. La donna ha anche raccontato di essere stata costretta a fare sesso col principe Andrea all'età di 17 anni. Ha avviato una causa civile nei confronti del duca di York lo scorso agosto, parlando anche di percosse e di stress emotivo causato intenzionalmente nei suoi confronti. Andrea ha sempre negato le accuse, difendendosi anche dietro ad un accordo raggiunto nel 2009 tra Giuffrè ed Epstein che lo metterebbe al riparo da ogni tipo di causa, Accordo che è stato svelato il gennaio scorso e in base al quale alla donna sarebbero stati versati 500 mila dollari.
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Le presunte violenze nel 2001
Stando alla ricostruzione di Carolyn Andriano, un'altra delle testimoni al processo a New York contro Ghislaine Maxwell, riconosciuta colpevole di traffico di minorenni e complice di Epstein, nel 2001 Giuffre la contattò dicendole che si trovava a Londra e stava uscendo a cena con Maxwell, Epstein e Andrea. Dopo essere tornata negli Usa, Giuffre le avrebbe mostrato una foto con il principe, dichiarando di aver avuto rapporti sessuali con lui.
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Per la testimone Andriano la donna era consenziente
"Non mi sembrava sconvolta, anzi lo disse come se fosse abbastanza cool", ha spiegato ancora Andriano, secondo cui fu proprio Giuffre a cercare di reclutarla per farla entrare nel giro di Epstein e Maxwell, dove sarebbe stata convinta a fare massaggi sessuali, posare nuda e avere rapporti con uomini più grandi. La donna ha anche affermato di aver rinunciato all'anonimato per "essere la voce di tutti i sopravvissuti ad abusi sessuali". "Voglio che tutte le ragazze sappiano quello che mi è accaduto quando era un'adolescente e come ciò a influenzato la mia vita", ha aggiunto Andriano, sostenendo di non considerare Giuffre una vittima nella vicenda.