Tutto il mondo teme l'avanzata della mutazione, e se molti Paesi hanno adottato restrizioni sui viaggi dai Paesi dell'Africa meridionale, Israele ha proprio chiuso i confini. Ma l'Organizzazione mondiale della sanità lancia un appello contro i provvedimenti drastici: "Non è ancora chiaro se è più trasmissibile e grave"
Il Regno Unito, che detiene la presidenza di turno del G7, ha convocato per lunedì 29 novembre una riunione d'urgenza dei ministri della Salute dei Paesi che fanno parte del Gruppo, in seguito all'emergenza scaturita dalla variante Omicron del coronavirus. Mentre Israele chiude le frontiere e tutto il mondo teme l'avanzata della mutazione, che in pochi giorni dalla sua scoperta in Sudafrica ha già valicato i confini di diversi continenti, l'Oms, Organizzazione mondiale della sanità, ha lanciato un appello contro le drastiche restrizioni ai viaggi applicate all'Africa meridionale e ha chiesto che "le frontiere restino aperte". L'ufficio per l'Africa dell'agenzia delle Nazioni unite auspica che le decisioni siano guidate dalla scienza e dal sostegno ai Paesi africani (COVID, GLI AGGIORNAMENTI - SPECIALE).
Sudafrica: "Delusi dalle decisioni adottate"
E anche il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa manifesta rammarico per le restrizioni adottate. "Siamo profondamente delusi dalla decisione di diversi Paesi di vietare i viaggi da un certo numero di paesi dell'Africa meridionale dopo l’identificazione della variante Omicron", ha detto Ramaphosa. "Questo è un chiaro e completamente ingiustificato allontanamento dall'impegno che molti di questi Paesi hanno preso alla riunione del G20 a Roma il mese scorso", ha aggiunto.
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Oms: "Non ancora chiaro se è più trasmissibile e grave"
Intanto in un nuovo aggiornamento sulla pandemia, l’Oms fa sapere che "non è ancora chiaro se la variante Omicron sia più facilmente trasmissibile rispetto ad altre varianti, inclusa Delta" e che "non è ancora chiaro se l'infezione da Omicron causi una malattia più grave rispetto alle infezioni con altre varianti, inclusa Delta". Secondo l’Oms, "i dati preliminari suggeriscono che ci sono tassi crescenti di ospedalizzazione in Sudafrica, ma ciò potrebbe essere dovuto all'aumento del numero complessivo di persone contagiate, piuttosto che a un'infezione specifica con Omicron". L’organizzazione però chiarisce che "la comprensione del livello di gravità della variante Omicron richiederà da giorni a diverse settimane".
Oms: "Vaccini rimangono fondamentali"
L'Oms sta inoltre lavorando con partner tecnici per comprendere il potenziale impatto di questa variante sulle contromisure esistenti, compresi i vaccini. "I vaccini - precisa l’agenzia delle Nazioni unite - rimangono fondamentali per ridurre le malattie gravi e la morte, anche contro il virus circolante dominante, il Delta. I vaccini attuali rimangono efficaci contro malattie gravi e morte". I test Pcr ampiamente utilizzati, rileva l'Oms, "continuano a rilevare l'infezione, inclusa l'infezione da Omicron, come abbiamo visto anche con altre varianti. Sono in corso studi per determinare se vi è un impatto su altri tipi di test, compresi i test di rilevamento rapido dell’antigene".
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Fauci: "Omicron sarà qui, dobbiamo essere pronti"
Ma la nuova incognita legata all’epidemia preoccupa anche gli Usa. "Inevitabilmente Omicron sarà qui", ha detto il virologo americano Anthony Fauci, precisando che comunque nessun caso è stato rilevato finora negli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden incontrerà a breve i membri della sua task force contro il Covid, Fauci compreso, per discutere della nuova variante. Fauci ha detto che l'obiettivo è quello di "prepararci meglio, per accelerare la vaccinazione, per essere davvero pronti". Il massimo esperto statunitense ha sottolineato che al momento "è troppo presto per dire quali azioni sono necessarie, inclusi possibili lockdown". Gli Stati Uniti hanno già varato restrizioni per i viaggiatori provenienti da otto paesi dell'Africa meridionale.
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Von der Leyen: "Corsa contro il tempo"
E anche in Europa, parola della presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, "è una corsa contro il tempo" per provare a frenare la diffusione di Omicron. "Consideriamo la variante in maniera molto seria. Ci vorranno due-tre settimane per avere una visione completa delle caratteristiche di questa mutazione. La priorità, innanzitutto, è vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi e fare la terza dose. La seconda priorità è tenere le mascherine e il distanziamento sociale".