Covid, ministro Speranza: “Fase delicata ma non ci sono nuove misure allo studio”

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Il ministro della Salute: “La campagna di vaccinazione e il rispetto delle norme essenziali, mascherine e lavarsi le mani, sono ancora i due pilastri su cui provare a insistere per gestire una fase epidemica che è non semplice”. Ha aggiunto che “non sono all'orizzonte ulteriori provvedimenti, seguiamo l'andamento e faremo valutazioni”. Su Omicron: è un "fattore di rischio significativo: abbiamo bisogno di approfondire"

Siamo in una fase delicata della pandemia, da gestire con attenzione, ma non sono all’orizzonte nuove misure. La variante Omicron del coronavirus è un fattore di rischio da approfondire. Sono questi i temi di cui ha parlato il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo in collegamento alla festa del Foglio. Più tardi, il ministro ha parlato degli stessi temi anche a "Mezz'ora in più", condotto da Lucia Annunziata (COVID: AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE).

Speranza: “Fase delicata”

“La campagna di vaccinazione e il rispetto delle norme essenziali, mascherine e lavarsi le mani, sono ancora i due pilastri su cui provare a insistere per gestire una fase epidemica che è non semplice”, ha detto Speranza. I numeri degli altri Paesi europei - ha aggiunto - sono allarmanti, i nostri sono migliori “ma sono numeri in crescita: siamo ancora in una fase molto delicata da gestire con attenzione". Il ministro ha fatto il punto anche sui vaccini: “I numeri delle ultime ore sono incoraggianti, nella giornata di venerdì abbiamo fatto 294mila terze dosi ed è il dato più alto in assoluto, sono ottimista per una crescita significativa nella prossima settimana". "Ci interessa crescere anche nelle prime dosi - ha aggiunto Speranza -. Alle 7 di stamane l'87,5% delle persone ha avuto la prima dose, l'85% ha completato il ciclo. Mentre facciamo la terza dose abbiamo bisogno di recuperare persone che non si sono vaccinate". Speranza ha sottolineato che al momento “non sono all'orizzonte ulteriori provvedimenti, seguiamo l'andamento e faremo valutazioni”.

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Variante Omicron è un "fattore di rischio significativo”

Riguardo alla variante Omicron, scoperta nei giorni scorsi in Sudafrica e già presente in Italia e in Europa, Speranza ha spiegato che “la comunità scientifica internazionale è al lavoro per capire meglio quale può essere il suo impatto potenziale”. “Abbiamo bisogno di tempo per capire l'impatto di questa variante. Ci sono scambi di informazioni tra ministero della Salute del Sudafrica e tutti gli altri Stati. Oggi stiamo parlando di un numero di sequenziamenti molto limitato" ma l'elevato numero di mutazioni è un "fattore di rischio significativo: abbiamo bisogno di approfondire". Proprio per evitare rischi, ha aggiunto, è stato deciso lo stop ai voli da determinati Paesi: “Questa nuova variante è un'ulteriore sfida per tutti i Paesi del mondo, c'è un massimo livello di attenzione, serve cautela e tutte le scelte, comprese quelle sui voli, vanno in questa direzione”.

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“Giusto prendere precauzioni, ma non precipitiamo giudizi"

Più tardi il ministro è intervenuto sugli stessi temi anche in tv. “Credo sia troppo presto per sentenze definitive su questa mutazione. Ci sono elementi di preoccupazione, ma non dobbiamo trarre conclusioni che non sono alla nostra portata. Siamo ancora in una fase epidemica significativa ma lo eravamo ancora prima che arrivasse questa variante. Non affrettiamo conclusioni, ho molta fiducia, solo 11 mesi fa eravamo senza vaccini", ha ribadito. E ancora: “È giusto prendere precauzioni, ma non precipitiamo i giudizi". Poi ha sottolineato: “La situazione è seria e non può essere sottovalutata, ma va ponderata con gli esperti. È un bene per il mondo che ora esista una rete di allerta. Capiremo quanto il rischio è serio solo quando capiremo gli effetti sui vaccini”. Il ministro ha concluso: “Le mascherine sono decisive, possono fare la differenza assieme alle altre misure. Un anno fa c'erano 829 decessi, ora meno di 100 con misure limitatissime e grazie ai vaccini. I nostri numeri sono fra i bassi in Europa. Non mi sorprende che il Regno Unito abbia ora alzato le misure”.

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