
Covid, dall'Olanda alla Cina: ecco i Paesi dove tornano le restrizioni
In alcuni casi è stato esteso l'obbligo del Green Pass per alcune attività, in altri sono stati presi provvedimenti più impattanti come la cancellazione dei voli aerei fino al lockdown attuato in Lettonia. Aumentano i contagi e tornano le limitazioni in alcuni Stati

Si va da misure più soft come l'estensione dell'obbligo del Green Pass per alcune attività a provvedimenti più impattanti come la cancellazione dei voli aerei fino al lockdown. Aumentano i contagi e tornano le restrizioni anti-Covid in alcuni Paesi, d'Europa e del mondo. Ecco cosa sta succedendo
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OLANDA - Tra le misure annunciate dal premier Mark Rutte c'è il ritorno al distanziamento sociale (un metro e mezzo) e il ritorno dell'obbligo di indossare la mascherina nelle stazioni ferroviarie e nei musei, ma anche per gli studenti universitari - quando si spostano all'interno degli istituti - e per chi lavora a contatto con altre persone, come i parrucchieri
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OLANDA/2 - Il Green Pass - finora richiesto solo nei ristoranti al chiuso - sarà obbligatorio anche per accedere ai musei e ai dehors di bar e ristoranti. Torna ad essere raccomandato lo smart working. "Se non siete vaccinati ripensateci", ha sottolineato Rutte, annunciando in una conferenza stampa le misure. Da qui al 12 novembre il governo olandese monitorerà i numeri di ricoveri e terapie intensive: non sono escluse nuove restrizioni
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AUSTRIA - Il numero dei pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva ha superato quota 300 (317) e da lunedì 8 novembre scatterà il 'livello 2' con l'entrata in vigore della 'regola delle 2G', ovvero ristorazione serale ed eventi senza posti assegnati con più di 500 persone solo per persone vaccinate o guarite entro i sei mesi. Inoltre, i test antigenici in auto-somministrazione non saranno più validi su tutto il territorio austriaco
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AUSTRIA/2 - Se i posti occupati in rianimazione dovessero superare quota 400, il 20% della capacità totale, il tampone antigenico perderà la sua validità e sarà valido solo il tampone molecolare (Pcr). Come hanno comunicato martedì 2 novembre i ministeri dell'Interno e della Salute. resta elevato il tasso del contagio con 5.398 nuovi casi ed un picco massimo di 1.288 in Alta Austria
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RUSSIA - Per frenare la diffusione del Covid, a Mosca fino al 7 novembre saranno chiusi bar e ristoranti, negozi che non vendono generi alimentari o altri beni ritenuti essenziali, saloni di bellezza, cinema, palestre e altre attività. Anche le scuole sono per ora chiuse. Restano aperti i negozi di alimentari e le farmacie. Altri servizi, come musei e teatri, funzionano con delle limitazioni. Bar e ristoranti possono effettuare servizi da asporto o a domicilio

RUSSIA/2 - Il 20 ottobre scorso, il presidente russo Vladimir Putin, a causa della situazione epidemiologica, ha dichiarato "giorni non lavorativi" quelli dal 30 ottobre al 7 novembre ma col mantenimento della retribuzione. I "giorni non lavorativi", oltre che nella città di Mosca, sono iniziati nelle regioni di Mosca, Kaliningrad, Rostov, Smolensk e nella repubblica della Chakassia

LETTONIA - Il Paese baltico è stato il primo in Europa, relativamente a questo periodo, a reintrodurre un nuovo lockdown almeno fino al 15 novembre. La gran parte dei negozi sono chiusi e gli assembramenti, all'interno e all'esterno, vietati. Introdotto anche un coprifuoco in vigore dalle 20 alle 5 del mattino. La Lettonia ha uno dei più bassi tassi di vaccinazione nell'Unione europea

ROMANIA - Coprifuoco notturno anche qui, con il Paese che fa segnare continui record giornalieri in termini di contagi e decessi. Da settimane in Romania si registrano quotidianamente bilanci fra i 15mila e i 20mila nuovi contagi, con centinaia di decessi, anche fino a 500. Il sistema sanitario è al collasso, e le terapie intensive sature, con decine di pazienti che sono stati inviati in ospedali all'estero, in particolare nella vicina Ungheria

CINA - Pechino ha dimezzato i voli, nell'ambito di una robusta stretta contro i focolai di Covid. Secondo il sito di monitoraggio dell'industria aeronautica VariFlight, circa la metà dei voli da e per i due aeroporti della capitale sono stati cancellati nella giornata del 2 novembre. Le autorità di Pechino sono in allerta dopo che una manciata di infezioni locali emerse nel fine settimana ha fatto temere un rischio di contagio molto più concreto