L'ulteriore richiamo con Pfizer era già stato approvato a fine settembre. L'agenzia statunitense per il controllo dei farmaci ha anche dato il via libera al mix di vaccini: "I benefici conosciuti e potenziali dell'uso di un singolo richiamo eterologo superano i rischi", spiega in una nota
La Food and Drugs Administration statunitense (Fda) ha dato il via libera alla dose 'booster' di vaccino anti-Covid per Johnson&Johnson e Moderna. La terza dose di Pfizer era invece già stata autorizzata lo scorso settembre. L'agenzia americana preposta al controllo dei farmaci ha poi approvato la somministrazione del richiamo vaccinale con un siero diverso da quello con cui era stato avviato il ciclo primario.
"I benefici superano i rischi"
"L'Fda ha stabilito che i benefici conosciuti e potenziali dell'uso di un singolo richiamo eterologo superano i rischi conosciuti e potenziali del loro utilizzo nella popolazione idonea", si legge in una nota. Negli Stati Uniti sono stati autorizzati i vaccini di Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson: dunque, per la terza dose (la seconda per chi ha ricevuto il monodose), sarà possibile scegliere uno qualsiasi di questi tre.
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A chi è rivolta la terza dose
La decisione sulla dose 'booster' riguarda decine di milioni di americani cui sono state inoculate due dosi di Moderna e altre 15 milioni di persone che hanno ricevuto il vaccino monodose di J&J. Per quanto riguarda Moderna, la terza dose di vaccino - da effettuare sei mesi dopo la fine del ciclo primario - è consigliata, come nel caso di Pfizer, alle pensione più anziane (over 65) o che hanno almeno 18 anni e sono ad alto rischio di sviluppare forme severe della malattia (i cosiddetti 'pazienti fragili'), o che hanno frequenti esposizioni professionali al Covid-19. Per la seconda dose di J&J, invece, la raccomandazione riguarda tutte le persone dai 18 anni in su che hanno ricevuto la prima somministrazione almeno due mesi fa.