
Covid, la situazione della pandemia in Europa: dal Regno Unito alla Russia
Alcuni Paesi, come il Portogallo (dove l'88% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale), hanno eliminato le restrizioni anti Covid. Altri, come la Lettonia, tornano in lockdown. Nuova sottovariante del ceppo Delta sequenziata in Uk

Continua a migliorare la pandemia da coronavirus in alcuni Paesi europei, come il Portogallo, dove l’alto tasso di vaccinazione e la discesa dei contagi ha permesso di eliminare le restrizioni anti Covid dallo scorso 1° ottobre. Preoccupa invece la situazione in Lettonia, che proclama un nuovo lockdown fino al 15 novembre. Alto il numero di contagi in Regno Unito, dove una sotto-variante del ceppo Delta è responsabile del 6% dei casi sequenziati. Ecco la situazione in Europa
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REGNO UNITO - È di nuovo allarme Covid nel Regno Unito, dove la curva del contagio continua a salire, arrivando fino a 50mila nuovi casi e 200 morti al giorno
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I ricoveri restano per ora entro il livello di guardia, ma la situazione preoccupa per diversi motivi, dal rallentamento di una campagna vaccinale inizialmente tra le più rapide ed efficienti d’Europa e problemi legati alla gestione dei servizi di pronto soccorso
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Torna anche sotto la lente il discorso varianti, con un nuovo ceppo di coronavirus riscontrato sull’isola. Gli ultimi dati pubblicati dalla Uk Health Security Agency segnalano la presenza di una sotto-variante della Delta che sarebbe responsabile del 6% dei casi di infezione sequenziati: per ora gli scienziati non sono preoccupati
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La variante (AY.4.2) è stata ribattezzata “Delta plus” e al momento non è considerata come “Voc-Variant of Concern”, categoria in cui rientrano le mutazioni più preoccupanti. Identificata a luglio 2021, secondo gli esperti non dovrebbe sfuggire alla protezione dei vaccini anti Covid
Cosa sappiamo sulla Delta plus
Il professor Francois Balloux, direttore del University College London’s Genetic Institute, ha detto alla Bbc che potrebbe essere “fino al 10% più trasmissibile”. Numeri comunque più bassi di quelli della variante Alfa prima e della Delta dopo, che rispetto ai ceppi precedenti si erano dimostrati del 50 e del 60% più trasmissibili
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Qualche caso di questa nuova sotto variante è stato riscontrato anche negli Stati Uniti e in Danimarca, dove non ha però causato un forte aumento di contagi

LETTONIA - Preoccupa l’andamento della pandemia in Lettonia, che dal 21 ottobre torna in lockdown fino al 15 novembre, a causa dell’aumento dei nuovi casi di coronavirus. Molti negozi resteranno chiusi e verrà introdotto un coprifuoco in vigore dalle 20 alle 5 del mattino, come riferisce il Guardian

La Lettonia ha uno dei tassi di vaccinazione più bassi dell’Unione Europea: solo il 51,3% della popolazione è immunizzato, mentre il 56% ha ricevuto una sola dose di vaccino anti Covid

"Noi, il governo e la società intera non siamo riusciti a raggiungere una copertura vaccinale sufficiente. Per cui dobbiamo chiedervi di sospendere le vostre vite per alcune settimane per evitare lo scenario peggiore possibile", ha detto il ministro lettone della salute Daniels Pavļuts. La maggior parte dei cittadini tornerà a lavorare in smartworking e le scuole, escluse le classi fino alla terza elementare, in didattica a distanza

EST EUROPA - Anche altri Paesi dell’Est Europa risultano particolarmente indietro rispetto alla media europea di vaccinazione. Tra questi, Slovenia, Polonia, Slovacchia, Romania e Bulgaria

RUSSIA – La Russia è al momento il secondo Paese in Europa per numero di infezioni, con una quota di cittadini vaccinati che non supera tuttora un terzo della popolazione. Si torna a parlare di lockdown e restrizioni a Mosca, dove è stato imposto agli over 60 non vaccinati e ai soggetti fragili di non lasciare casa

PORTOGALLO – Particolarmente buona la situazione in Portogallo, dove l’88% della popolazione è vaccinato contro il Covid e dove, dallo scorso 1° ottobre, sono state eliminate le restrizioni anti contagio

FRANCIA – Il portavoce del governo francese, Gabriel Attal, invita i cittadini a “fare attenzione”, perché “da una settimana osserviamo che l'epidemia riprende a guadagnare terreno. È leggerissimo, ma bisogna stare attenti”

"Quello che ci rende ottimisti - ha continuato Attal - è il tasso di copertura vaccinale che osserviamo nel nostro Paese", che sull'arrivo di un'eventuale nuova ondata non si è voluto pronunciare

“Bisogna che la protezione conferita dal vaccino prosegua, ed è in particolare il compito del richiamo vaccinale", ha detto il portavoce, che ha lanciato un appello a coloro che sono vaccinabili con il terzo richiamo (popolazione a rischio e ultrasessantacinquenni) a non esitare a farlo

SPAGNA - Incidenza dei contagi in lieve aumento anche in Spagna, dove però la situazione è considerata di "basso rischio", secondo i parametri stabiliti dalle autorità nazionali. Sul fronte delle vaccinazioni, gli ultimi dati ufficiali indicano che ora il 90% della popolazione over 12 risulta vaccinato con almeno una dose e che l'88% ha completato il ciclo. A circa 387.000 persone è stata somministrata anche una terza dose