Covid: Marche, Toscana e Sardegna tornano in giallo nella mappa Ecdc, tre regioni in rosso
Diminuiscono le zone ad alta incidenza di contagi in Italia. Rimangono in rosso Basilicata, Sicilia e Calabria. Miglioramenti anche in Portogallo, nelle Fiandre e in alcune regioni spagnole e francesi. Restano in rosso scuro la Slovenia e alcune zone in Irlanda e nel Sud della Francia
In discesa l’indice dei contagi da coronavirus in Italia: Marche, Toscana e Sardegna escono dalla zona rossa ed entrano in quella gialla. Lo fotografa l’aggiornamento settimanale delle mappe elaborate dall’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), che monitora la diffusione del virus nei Paesi Ue tramite l’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti
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Sulla base dei dati disponibili al 16 settembre, sono tre le regioni italiane ancora in rosso: Basilicata, Sicilia e Calabria
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Guardando alla mappa che mostra la percentuale di nuovi casi rispetto alla popolazione, l'incidenza più alta si ha nel Sud della Francia, in Slovenia e nell'Irlanda nord-occidentale
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Il colore rosso scuro con cui sono indicate queste regioni significa un aumento dei nuovi contagi superiore ai 500 ogni 100mila abitanti
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L’andamento della pandemia, in generale, segna un miglioramento in tutta Europa. Il Portogallo torna in arancione, così come alcune regioni spagnole e francesi e le Fiandre nel Belgio
Per essere in zona rossa, una regione deve aver registrato un aumento dei casi di Covid-19 compreso tra i 75 e i 200 ogni 100mila abitanti, oppure un numero di contagi tra i 200 e i 500 ogni 100mila persone
Rispetto alla scorsa settimana, l'incidenza dei nuovi casi è scesa in diversi Paesi europei. Polonia, Cecoslovacchia e Ungheria passano, ad esempio, dal giallo al verde, dove i casi sono inferiori a 50 su 100mila abitanti (con un tasso di positività minore del 4%) o meno di 75 su 100mila (con un tasso inferiore all’1%)
La mappa che mostra la percentuale di test effettuati ogni 100mila abitanti
La mappa che indica il tasso di positività dei test effettuati nei Paesi membri