
Variante Delta, picco di contagi in Uk: allerta per arrivo tifosi a Roma. Cosa sappiamo
Sale ancora il numero delle persone positive in Gran Bretagna, dove l’ex variante indiana rappresenta ormai il 99%. L’ultimo bollettino ha fatto registrare quasi 28mila nuovi malati. Intanto sale la preoccupazione per lo spostamento dei tifosi inglesi per il quarto degli Europei contro l'Ucraina nella capitale italiana, ma anche per la fase finale di Euro 2020 a Wembley

Sale ancora il picco di contagi Covid nel Regno Unito, alimentati ormai al 99% dall'aggressiva variante Delta. Secondo i dati aggiornati del governo britannico, nelle scorse 24 ore sono state 27.989 le persone risultate positive
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Si tratta però di un numero calcolato su quasi 1,3 milioni di tamponi: nuovo record nel Paese dal 23 gennaio. L'effetto dei vaccini, con la somministrazione delle prime iniezioni giunta all'85,2% della popolazione adulta, i richiami al 62,7% e il totale a 78 milioni di dosi, continua però a frenare l'impatto sull'incremento dei ricoveri negli ospedali e soprattutto sui morti giornalieri: non superiori a 22 nelle ultime 24 ore
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Intanto a preoccupare sono proprio gli spostamenti dei cittadini inglesi per via dei quarti di finale dell’Inghilterra a Roma contro l’Ucraina: controlli in aeroporti e stazioni ferroviarie della Capitale per monitorare l'arrivo dei supporters britannici
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Sono stati rafforzati i servizi per verificare il rispetto della quarantena obbligatoria per chi arriva dal Regno Unito. Sotto la lente la zona dello stadio e le fan zone con controlli accurati sul rispetto delle norme anti-Covid, in particolare per verificare se ci siano tifosi che dovrebbero essere in isolamento

Da oggi inoltre saranno potenziate le verifiche nelle zone della movida e nei luoghi di attrazione della Capitale. Confermato il contingentamento degli accessi con i varchi in alcune piazze come Campo dè Fiori, Fontana di Trevi e piazza di Spagna. Il piano sicurezza sarà messo a punto in un tavolo tecnico in questura

Intanto la Uefa, su proposta del Dipartimento di Pubblica sicurezza, ha disposto il "blocco inderogabile della vendita e della trasferibilità dei biglietti e l'annullamento dei tagliandi venduti ai residenti nel Regno Unito a partire dalle ore 00 del 28 giugno". Sono stati disposti rigorosi controlli per verificare il puntale rispetto del provvedimento emesso dalla Uefa

Nonostante le autorità inglesi nelle scorse ore abbiano già avvisato le migliaia di supporter che si erano messi in cerca di un biglietto con un perentorio "Non andate a Roma", non è possibile escludere che gruppi di supporters tentino comunque di raggiungere la capitale nelle prossime ore cercando di aggirare i divieti

"I cittadini inglesi già presenti nella Capitale sono i benvenuti - ha detto l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. Ma dobbiamo essere pronti a intervenire, se qualcuno non rispetterà le disposizioni". E ha sottolineato che chi si presenta allo stadio violando la quarantena rischia "anche una denuncia penale per il reato di epidemia colposa, se è positivo e se è consapevole di essersi ammalato"

Mentre il sottosegretario all'Interno Ivan Scalfarotto ha assicurato: "Il governo ha stabilito il massimo livello di controlli per la partita di sabato a Roma, controlli che saranno estesi il più possibile per gli inglesi in trasferta: dall'arrivo fino ai tornelli dell'Olimpico

Chiunque dovesse arrivare adesso dal Regno Unito non potrà andare allo stadio perché sono scaduti i termini della quarantena che il governo ha imposto e una volta rientrati a casa gli inglesi dovranno sottoporsi ad un regime di isolamento ulteriore di dieci giorni". Una doppia quarantena, 5 giorni in Italia e 10 in madrepatria, insomma che dovrebbe scoraggiare la voglia di tifo dal vivo dei suppoters inglesi

Tuttavia, secondo i tabloid inglesi, in barba ai divieti, agli avvertimenti e agli "sconsigli" - l'idea di alcuni tifosi inglesi sarebbe stata quella di mettersi in macchina per attraversare la Manica a bordo di un ferry e provare a raggiungere Roma. Alcuni di loro potrebbero giocare fra l'altro la carta dell'ingresso in Italia consentito senza quarantena a coloro che dichiarano di dover entrare nella Penisola per "motivi di lavoro" impegnandosi a trattenersi per non oltre 36 ore

Scappatoia che del resto non varrà per entrare allo stadio, come si è affrettata a chiarire l'ambasciata d'Italia a Londra in una nota - dettagliata quanto categorica - indirizzata ai media locali in forma di monito: come una sorta di ultimo avviso. Chiunque arrivi a Roma dall'isola in questi giorni non sarà ammesso all'Olimpico per Inghilterra-Ucraina - vi si legge - "anche se in possesso di un biglietto"

Destano preoccupazione anche le semifinali e la finale del campionato europeo che sono state confermate tutte allo stadio Wembley di Londra: "Chiediamo che la Uefa riconsideri la sua decisione di giocare la semifinale e la finale di Euro 2020 allo stadio di Wembley, o che perlomeno la Uefa e le autorità inglesi rafforzino le restrizioni sanitarie e le regole di accesso del pubblico", ha ribadito il presidente della commissione ambiente e salute dell'Eurocamera, Pascal Canfin

"Il Regno Unito vede al momento un incremento dei casi di Covid a causa della variante Delta e aprire Wembley al 75% è un azzardo", ha detto Canfin. L’Uefa però replica: "Le misure di mitigazione adottate in ciascuna sede sono allineate con le normative fissate dalle locali autorità sanitarie". Dunque, almeno finora, si giocherà a Londra

Intanto ha parlato della situazione Covid in Gran Bretagna anche Boris Johnson: "L'efficacia dei vaccini contro il Covid - e anche contro l'emergente quanto aggressiva variante Delta importata di recente dall'India - fa ben sperare", ha detto il premier britannico
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Lo stesso Johnson ha quindi ribadito di essere fiducioso, in base ai dati e alle indicazioni "degli scienziati", di poter confermare fra qualche settimana il via libera alla quarta tappa di uscita dal lockdown, rinviata dal 21 giugno al 19 luglio a causa proprio a causa della variante Delta

Il primo ministro britannico ha aggiunto di avere la crescente convinzione che "il doppio vaccino" possa restituire presto a chi lo ha ricevuto "la libertà di viaggiare" all'estero. Una libertà che non potrà essere peraltro del tutta "priva di fastidi" quest'estate, ha ammonito, mantenendo un sottofondo di cautela e aggiungendo che bisogna prepararsi comunque a convivere con una parte delle cautele introdotte durante la pandemia anche nei prossimi mesi

Intanto proprio da Londra arriva il via libera (supportato dal servizio sanitario nazionale, l’Nhs) alla terza dose del vaccino anti Covid a partire da settembre

Il richiamo ulteriore, raccomandato dagli esperti del Joint Committee on Vaccination and Immunisation, mira a rafforzare e preservare l'immunità anche di fronte a possibili varianti e ne avranno diritto tutti gli ultracinquantenni residenti nel Regno Unito e le persone più giovani cui sia già stata prescritta in passato la vaccinazione anti-influenzale

La campagna, da completare entro inizio inverno, inizierà a partire dai pazienti vulnerabili e coinvolgerà in totale milioni di persone

Misura che potrebbe essere presa anche in Italia: "Stiamo pensando a una eventuale terza dose, con il ministero della Salute abbiamo già fatto delle opzioni di acquisto, quindi le dosi ci saranno ma sarà la scienza a dirci se e dopo quanto tempo deve essere inoculato il richiamo", ha detto il generale Francesco Figliuolo

"Siamo pronti - ha aggiunto Figliuolo - ci stiamo attrezzando, ma la nuova filosofia è quella di andare sui medici di medicina generale, sulle farmacie e chiaramente sui nosocomi che rimarranno attrezzati anche per le vaccinazioni, per uscire, invece, dalle logiche dei grandi hub"