Wu’er Kaixi a Sky TG24: “A Tienanmen abbiamo fatto bene. Ho provato 4 volte a costituirmi”

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Nel giorno dell’anniversario del massacro nella piazza di Pechino avvenuto nel 1989, l’allora leader studentesco uiguro spiega di aver cercato di costituirsi 4 volte: "Vorrei avere un dialogo col regime, anche in tribunale". Su Hong Kong: “Il mondo libero l’ha persa. Negli ultimi venti, trent’anni vi siete arresi alla Cina, le avete concesso tutto, e oggi tiene le vostre economie in ostaggio”. E denuncia: “Nello Xinjiang milioni di uiguri sono rinchiusi in campi di concentramento”

Ai tempi di Tienanmen “penso che abbiamo fatto bene. E penso che quello che abbiamo fatto nel 1989 sia stata l’evoluzione naturale del movimento di riforme lanciato da Deng Xiaoping, i suoi slogan avevano nutrito la nostra generazione, solo che lui si è fermato, noi volevamo andare avanti”. A dirlo, a Sky TG24, è Wu’er Kaixi, leader studentesco uiguro durante la protesta di piazza Tienanmen del 1989, nel giorno dell’anniversario del massacro (L'INTERVISTA INTEGRALE).

“Sono il ricercato numero uno del regime”

Wu’er Kaixi spiega poi di aver cercato di costituirsi "dal 2009, ben quattro volte. Io sono il ricercato numero uno del regime, ma pur essendo il più voluto sono anche il meno voluto. Volevo costituirmi per continuare quello che volevamo nel 1989, ovvero un dialogo con il regime. Anche se il dialogo dovesse prendere la forma di un dibattito in tribunale”. Poi, a proposito di chi dice che se si svolgessero elezioni libere e democratiche il PC prenderebbe comunque oltre l’80% dei voti, dice: Sì, magari la prima volta….Ma allora che le facciano, visto che si sentono così sicuri”.

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“La Cina tiene le vostre economie in ostaggio, la sua avidità non ha limiti”

Parlando della situazione di Hong Kong, Wu’er Kaixi osserva: “Era una città che apparteneva al mondo libero. Ora il mondo libero l’ha persa. Forse è giunto il momento di farsi una domanda. Quando saremo in grado di dire no alla Cina, e fermare la sua aggressione?”, Dire di no alla Cina, continua, è difficile, “lo capisco. E sapete perché? Perché negli ultimi venti, trent’anni vi siete arresi alla Cina, le avete concesso tutto, e oggi tiene le vostre economie in ostaggio. E la Cina non si fermerà mai. La sua avidità non ha limiti”.

People burn candles during a mass outside a church in Hong Kong on June 4, 2020, to mark the 31st anniversary of the 1989 Tiananmen crackdown in Beijing. (Photo by DALE DE LA REY / AFP) (Photo by DALE DE LA REY/AFP via Getty Images)

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“Il partito comunista cinese si è trasformato in un’associazione a delinquere”

E sempre sulla Cina, quando il presidente Xi Jinping dice che la povertà è stata sradicata “spero abbia ragione - commenta Wu’er Kaixi - Ho sempre detto che il partito comunista cinese si è trasformato negli anni in un’associazione a delinquere, una delle più potenti della storia… e sì , è vero, hanno lasciato qualcosa anche al popolo, tanto per rendere più sostenibili le loro razzie”.

A mother holds his son next to Yangtze River in Wuhan, in Chinas central Hubei province on May 12, 2020. - Wuhan plans to conduct coronavirus tests on the Chinese city's entire population after new cases emerged for the first time in weeks in the cradle of the global pandemic, state media reported on May 12. (Photo by Hector RETAMAL / AFP) (Photo by HECTOR RETAMAL/AFP via Getty Images)

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“Taiwan difenderà la sua liberta con o senza l’aiuto del resto del mondo”

E Taiwan? “Il governo cinese minaccia Taiwan da decadi - spiega Wu’er Kaixi, che vive sull’isola - Una minaccia militare concreta, abbiamo migliaia di missili puntati su di noi. Taiwan è una giovane democrazia, ma molto vitale. Qui si respira, ed espira, libertà. La gente qui sa cosa significa la libertà, perché se l’è conquistata. E la difenderanno ad ogni costo, con o senza l’aiuto del resto del mondo”.

TOPSHOT - Protesters display placards during a demonstration in Taipei on June 16, 2019, in support of the continuing protests taking place in Hong Kong against a controversial extradition law proposal. - Tens of thousands of people rallied in central Hong Kong on Sunday as public anger seethed following unprecedented clashes between protesters and police over an extradition law, despite a climbdown by the city's embattled leader. (Photo by Sam YEH / AFP)        (Photo credit should read SAM YEH/AFP via Getty Images)

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“Nello Xinjiang milioni di uiguri sono rinchiusi in campi di concentramento”

Sullo Xinjiang, territorio autonomo nel Nord-ovest della Cina dove vivono numerosi gruppi etnici fra cui gli uiguri, Wu’er Kaixi  racconta: “La prima verità è che al mondo viene nascosta la verità. Quello che mi racconta una fonte locale, è che milioni di uiguri sono rinchiusi in campi di concentramento. Ce ne sono di vari livellI, pare. Ma il punto, che il regime non sembra comprendere, è che non è normale, non è civile privare la gente della propria libertà solo perché la pensa in modo diverso”.

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