
Chernobyl, ancora segnali preoccupanti dal reattore. L’esperto russo: "Nessun rischio"
A 35 anni dal disastro nucleare, il reattore numero quattro si è risvegliato: i sensori stanno tracciando un numero crescente di neutroni - segnale di fissione - concentrati in una stanza inaccessibile dell'ex centrale. Il problema potrebbe essere anche nella cupola che dal 2016 ricopre il sarcofago che avvolge il reattore. Alcuni scienziati ucraini lanciano l’allarme, ma il direttore di AtomInfo.ru dice: “Nessun rischio reale, stanno cercando di attirare l'attenzione sulla mancanza di fondi per le loro attività”
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Continua a crescere l’attenzione degli esperti riguardo a Chernobyl, in Ucraina. A 35 anni dal disastro nucleare, il reattore numero quattro si è risvegliato
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L’esplosione della centrale di Chernobyl, nel 1986, causò il primo e più grande disastro nucleare della storia
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Ora a preoccupare sono i segni di un aumento della radioattività in uno dei reattori, ormai fuori uso, dell'impianto
Chernobyl e Pripyat dal disastro a oggi: le foto.jpg?im=Resize,width=335)
A Chernobyl, infatti, i sensori stanno tracciando un numero crescente di neutroni - segnale di fissione - concentrati a quanto pare in una stanza inaccessibile dell'ex centrale. A lanciare l’allarme, in un articolo di Science, è stato Anatolii Doroshenko dell'Istituto per i problemi di sicurezza delle centrali nucleari (ISPNPP) a Kiev
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Il reattore numero quattro è coperto da una massiccia struttura in acciaio e cemento, detta il sarcofago: si tratta di un gigantesco cubo costruito nel 1987 per neutralizzare le radiazioni provenienti dal reattore esploso. Nel 2016, in occasione del 30esimo anniversario della catastrofe, per isolare ancora di più il sarcofago è stata incardinata una nuova struttura protettiva da 1,5 miliardi di euro: forse il problema potrebbe essere lì
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Gli esperti hanno spiegato che le piogge pesanti a volte mandavano il conteggio dei neutroni alle stelle. Accadeva perché il sarcofago che ricopre il reattore numero quattro lasciava penetrare l'acqua al suo interno: l'acqua rallenta, o modera, i neutroni e quindi aumenta le loro probabilità di colpire e scindere i nuclei di uranio
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La nuova copertura - la cupola - avrebbe dovuto risolvere proprio questo problema. E, in effetti, così è stato per un po’ di tempo, dato che i conteggi dei neutroni nella maggior parte delle aree del sarcofago sono rimasti stabili o in diminuzione, aprendo alle ipotesi di una soluzione definitiva
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Le rilevazioni, però, hanno cominciato a salire in alcuni punti, quasi raddoppiando in 4 anni nella stanza 305/2, che contiene tonnellate di materiale radioattivo sepolte sotto i detriti. Ed è qui che si concentra il rischio maggiore
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Gli esperti escludono un'altra Chernobyl, ma il sarcofago potrebbe crollare, sotto gli effetti di un mini-scoppio, e riempire la cupola di materiale radioattivo
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"Ci sono molte incertezze", ha detto Maxim Saveliev dell'ISPNPP, "ma non possiamo escludere la possibilità di un incidente". Forse anche "un'esplosione". Il conteggio dei neutroni, ha spiegato, sta aumentando lentamente: questo lascerebbe presagire che gli esperti abbiano ancora qualche anno per capire come soffocare la minaccia e smantellare definitivamente i resti del reattore numero quattro
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A calmare gli animi ci ha pensato Alexander Uvarov, direttore di AtomInfo.ru. "La situazione a Chernobyl non presenta alcun pericolo reale, specialmente catastrofico, e gli stessi scienziati ucraini lo sottolineano", ha detto a RIA Novosti, notando come le rilevazioni non oltrepassino la soglia di rischio
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"Ma – ha spiegato – il governo ucraino non ha stanziato finora il denaro necessario per l'attuazione del programma di monitoraggio. Suppongo che in questo modo, cioè attraverso l'autorevole rivista Science, gli scienziati ucraini abbiano cercato di attirare l'attenzione sulla mancanza di fondi per le loro attività. Che sono molto importanti"