Dopo la scomparsa nella foresta, è stato rintracciato Alexander Murakhovsky, che attualmente è anche il ministro della Sanità della regione di Omsk. Ottenne questa promozione proprio in seguito alla sua gestione della vicenda dell’oppositore russo. Disse che si trattò di “disordine metabolico” che avrebbe provocato “un improvviso calo degli zuccheri”
Ritrovato l'ex primario russo Alexander Murakhovsky, scomparso venerdì scorso. Nel suo ospedale in Siberia era stato curato Alexei Navalny dopo l’avvelenamento della scorsa estate. Il medico attualmente è anche il ministro della Sanità della regione di Omsk, posizione che raggiunse proprio in seguito alla sua gestione della vicenda dell’oppositore russo in cura presso l’ospedale. Si erano perse le sue tracce da giorni, ma ora le autorità locali hanno riferito del suo ritrovamento.
Sparito durante una battuta di caccia
Secondo l’agenzia russa Tass, Alexander Murakhovsky era impegnato in una battuta di caccia quando si sono perse le sue tracce. Il medico era stato visto per l’ultima volta su un fuoristrada, mentre si allontanava da una base di cacciatori nella regione di Bolsheukovsky (Omsk). Chi lo aveva visto ha riferito che era diretto verso la foresta. A quel punto erano scattate le ricerche della polizia su tutta la zona, un territorio impervio difficile da perlustrare, vista anche la presenza di diverse paludi. Le operazioni di ricerca avevano coinvolto un centinaio di uomini e mezzi aerei, tra cui un elicottero e alcuni droni. Domenica era stato ritrovato il veicolo, a circa sei chilometri dalla base.
approfondimento
Russia, Navalny smagrito dopo sciopero fame. Chiudono i suoi uffici
A febbraio morì il vice direttore dell'ospedale
All’epoca dell’avvelenamento di Navalny, il primario Murakhovsky parlò di “disordine metabolico” che avrebbe provocato “un improvviso calo degli zuccheri”, come della più probabile diagnosi per quanto stava accadendo al politico di opposizione al Cremlino. Una diagnosi molto cauta. A febbraio scorso Sergey Maximishin, il vice direttore dello stesso ospedale, è invece morto per un infarto all'età di 55 anni. Fu lui a occuparsi direttamente di Navalny, mettendolo in coma farmacologico.
approfondimento
La Russia risponde alle sanzioni e vieta l’ingresso a Sassoli
Data ultima modifica