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Russia, Navalny riappare in pubblico smagrito: "Uno scheletro". Chiusi i suoi uffici

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L'oppositore russo collegato dal carcere durante l'udienza d'Appello per una causa di diffamazione: "Peso 72 chili". Aveva interrotto lo sciopero della fame la settimana scorsa. Il suo collaboratore Volkov, annuncia di aver sciolto il network di attivisti che ha dato vita alle maggiori proteste antigovernative del Paese

Il tribunale distrettuale Babushkinsky di Mosca ha respinto l'appello dell'oppositore russo in carcere Alexiei Navalny contro la condanna inflittagli a febbraio di pagare una multa di 850.000 rubli, circa 9.500 euro al cambio di allora, perché ritenuto colpevole di aver diffamato un anziano veterano della Seconda guerra mondiale. Navalny, che in aula è apparso profondamente smagrito dopo lo sciopero della fame, era stato querelato per un tweet nel quale si era scagliato contro un video filo-Cremlino che promuoveva la riforma che ha cancellato il limite di due mandati presidenziali consecutivi per Putin. 

Navalny alla moglie: "Peso 72 chili"

Navalny ha chiamato "traditori" tutti quelli che hanno partecipato al filmato, tra loro però c'era anche un veterano di 94 anni. Offendere una persona che ha combattuto contro gli invasori nazisti è considerato inaccettabile in Russia, e secondo Navalny il processo è una mossa delle autorità per metterlo in cattiva luce anche se le sue parole non erano rivolte direttamente al veterano. Durante il processo, l'oppositore russo, parlando con la moglie Yulia, ha detto: "Peso 72 chili come in settima classe (la seconda media in Russia, ndr)". La settimana scorsa l'attivista ha fatto sapere di aver interrotto lo sciopero della fame durato 24 giorni che aveva cominicato per chiedere cure adeguate per i forti dolori alla schiena e alle gambe. Mediazona riporta che l'oppositore appare "dimagrito" e "sta prendendo parte al processo tramite videoconferenza dalla colonia penale di Pokrov". Secondo Radio Eco di Mosca, Navalny avrebbe spiegato: "Ieri mi hanno portato in sauna per farmi avere un buon aspetto. Se mi tolgo i vestiti ho un pessimo aspetto, come uno scheletro".

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Volkov annuncia la chiusura della rete di uffici dell'oppositore russo

Sempre nella gionata del 29 aprile, Leonid Volkov, uno dei principali alleati di Navalny, ha annunciato su internet lo scioglimento della rete degli uffici dell'oppositore russo in carcere: lo riporta la testata Meduza. La notizia arriva dopo che la procura di Mosca ha ordinato di sospendere le attività degli uffici: un network di attivisti che copre praticamente tutta la Russia, dal Pacifico al Baltico, e che è stato alla base delle proteste antigovernative più massicce degli ultimi anni. "Purtroppo lavorare in tali condizioni è impossibile. Stiamo ufficialmente sciogliendo la rete degli uffici di Navalny", ha affermato Volkov secondo Meduza.

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Restrizioni anche per il Fondo Anticorruzione dell'attivista russo

È in corso un processo contro gli uffici regionali di Navalny e il Fondo Anticorruzione dell'oppositore, accusati di "estremismo" dalla procura, ma sono in tanti a ritenere queste imputazioni di matrice politica. Nella giornata di ieri 28 aprile, il tribunale di Mosca ha imposto restrizioni proprio al Fondo, le cui video-inchieste hanno messo tante volte in imbarazzo Vladimir Putin e i suoi potenti alleati. Sempre secondo quanto riporta Meduza, "al tribunale non hanno elencato le azioni che saranno vietate sottolineando che il caso è stato esaminato a porte chiuse". Stando a Ria Novosti, la difesa aveva prima spiegato che questa misura vieta temporaneamente alle ong di interagire coi media, organizzare eventi pubblici, usufruire di servizi bancari e partecipare a elezioni. 

Molti collaboratori di Navalny costretti a lasciare la Russia

Il Cremlino continua quindi a inasprire le misure di repressione: negli ultimi tempi molti attivisti vicini a Navalny hanno avuto problemi con la giustizia o sono stati costretti a lasciare la Russia. Lo stesso Navalny è stato rinchiuso in galera lo scorso inverno non appena ha rimesso piede a Mosca di ritorno dalla Germania, dove era stato curato per un avvelenamento per il quale si sospettano i servizi segreti russi. L'oppositore inoltre ha da poco messo fine a uno sciopero della fame di 24 giorni per chiedere cure adeguate per i forti dolori che accusa alla schiena e alle gambe. Il nuovo giro di vite sull'opposizione arriva a pochi mesi dalle elezioni parlamentari di settembre e gli uffici di Navalny finiti sotto la mannaia delle autorità russe sono stati in passato la base per promuovere il "Voto Intelligente": una strategia elettorale per far convergere di volta in volta i voti degli oppositori su chi ha più chance di battere il candidato putiniano, a prescindere dal suo colore politico.

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