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Vaccini, l'Agenzia Europea del farmaco chiede ai produttori i dati sulle nuove varianti

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L'Ema, Agenzia europea del farmaco, ha chiesto alle aziende produttrici di vaccini di presentare dati relativi alla protezione dei loro farmaci contro le nuove varianti di SARS-CoV-2. L'obiettivo: rispondere alle domande sulla possibilità di introdurre un nuovo ceppo in un vaccino approvato 

In una nota, l'Agenzia europea del farmaco ha chiesto ai produttori di vaccini di presentare dati sulla protezione dei loro farmaci contro le nuove varianti, come per esempio quella inglese, sudafricana o brasiliana. 

I dati, chiarisce l'Agenzia, serviranno per "un documento di riflessione che definirà i dati e gli studi necessari per supportare gli adattamenti dei vaccini esistenti alle mutazioni attuali o future di SARS-CoV-2 nell'Unione Europea".

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Ema intende rispondere a tutte le domande relative alla possibilità di introdurre un nuovo ceppo in un vaccino approvato. 

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Ema conferma: nessuna domanda per il via libera al vaccino Sputnik

In merito al vaccino Sputnik, l'Ema ha voluto fare alcune precisazioni. In una nota, l'Agenzia ha confermato che "non ha finora ricevuto" domande per una revisione continua o un'autorizzazione del vaccino Sputnik V (Gam-COVID-Vac). 

Gli sviluppatori del vaccino del Centro nazionale di epidemiologia e microbiologia Gamaleya in Russia, "hanno ricevuto consulenza scientifica dall'Ema", ricorda l'agenzia, e "hanno espresso il loro interesse affinché il vaccino venga preso in considerazione per una revisione continua".

Al momento, però, nessuna domanda di autorizzazione è stata presentata.

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