Usa, due giorni all'insediamento del presidente Biden: Washington blindata

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A due giorni dal giuramento del nuovo inquilino della Casa Bianca, per evitare possibili scontri nella Capitale americana sono arrivati migliaia di soldati, dispiegati per la città. Guardia nazionale allertata anche in diversi Stati del Paese

Mezzi blindati e soldati occupano già le strade principali dell'area federale di Washington, tra la Casa Bianca e Capitol Hill, e attorno ai palazzi della politica di tutti i cinquanta Stati. A due giorni dall’Inauguration Day, che segnerà l'inizio della presidenza di Joe Biden (LO SPECIALE), sale la tensione per possibili nuovi scontri, dopo l'assalto al Congresso avvenuto il 6 gennaio e per questo il livello di sicurezza è stato alzato in tutto il Paese.

I cambiamenti nel programma di Biden

Il presidente Biden rinuncerà al viaggio in treno di 90 minuti per raggiungere la capitale federale dalla sua Wilmington, in Delaware. Un viaggio simbolico che era stato pensato per emulare i suoi 36 anni di pendolarismo, quando da senatore Biden ogni giorno raggiungeva Washington in treno. La tradizionale parata lungo Pennsylvania Avenue e l'Inauguration Ball alla Casa Bianca avranno invece un format virtuale, con una trasmissione in prima serata condotta da Tom Hanks. Confermata invece la visita allo storico cimitero di Arlington, dove Biden e la vice Kamala Harris depositeranno una corona di fiori sulla tomba del milite ignoto. Alla visita parteciperanno anche gli ex presidenti Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama, con le rispettive ex first lady.

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Misure di sicurezza innalzate in tutto il Paese

Nella capitale la zona vietata all'accesso parte fin dal centro: il National Mall, luogo iconico di ogni celebrazione presidenziale, è chiuso da giorni. Quasi 10mila soldati della Guardia nazionale sono arrivati a Washington da 46 Stati, ma in tutto il numero dei militari impegnati nella sicurezza dell’area raggiungerà i 25mila. A Richmond, Virginia, dove un anno fa manifestarono migliaia di difensori del diritto alle armi, il governatore Ralph Northam ha lanciato un appello a non ripetersi il 20 gennaio. "Se qualcuno - ha detto in un discorso pubblico - ha intenzione di venire qui o arrivare fino a Washington con animo malato, vi chiedo di cambiare direzione e tornare a casa".

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Preoccupano anche Michigan e Kentucky

Almeno 19 Stati hanno attivato la Guardia Nazionale a protezione delle sedi delle proprie istituzioni: scontri sono attesi in Michigan, dove ad aprile i manifestanti infuriati con il lockdown decretato dalla governatrice Gretchen Whitmer invasero il Congresso armati di fucili d'assalto. La Capitol Hill del Michigan ha cancellato ogni appuntamento per questa settimana, mentre in Oregon i lavori riprenderanno soltanto venerdì. Dichiarato lo stato d'emergenza nello Utah, dove si temono violenze nella capitale, Salt Lake City. L'area di Capitol Hill del Kentucky è inaccessibile da oggi. In California mille soldati della Guardia nazionale presidieranno i palazzi governativi.

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Verranno moltiplicati i controlli e ci sarà l'impiego di militari anche a Philadelphia, in Pennsylvania, New Jersey, Louisiana e in North Carolina, dove migliaia di agenti e militari si preparano a dover affrontare potenziali manifestazioni di violenza da parte dei sostenitori trumpiani. A suscitare allarme sono i molti post sui social media e sui siti dell'estrema destra in cui da giorni si invitano i sostenitori pro Trump a marciare su Washington, con un corteo che dovrebbe raggiungere l'area blindatissima della Casa Bianca. Molti gli appelli a manifestare anche nelle capitali di tutti i 50 Stati Usa. Alcune compagnie aeree americane hanno deciso di sospendere il servizio alcolici a bordo dei voli da e per Washington, fino al 21 gennaio.

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Intanto Donald Trump lascerà l'incarico mercoledì 20 gennaio con il più basso indice di gradimento della sua presidenza: il 29%, secondo l'ultimo sondaggio del Pew Research Center. Nei quattro anni alla Casa Bianca l'indice si è sempre attestato tra il 35% e il 45%. Il crollo finale nella popolarità di Trump è dovuto ai fatti del 6 gennaio, con l'assalto dei suoi sostenitori al palazzo del Congresso. Secondo un altro sondaggio di Ssrs condotto per la Cnn, il 54% degli americani afferma che Trump dovrebbe essere rimosso dal suo incarico prima della fine del mandato il 20 gennaio.

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