
Covid, dalla Francia alla Grecia: le misure e le proposte restrittive degli altri Paesi
Dall'ipotesi di coprifuoco alle 18 nei territori francesi, alla chiusura dei confini di terra in Sudafrica fino alla proposta greca di un certificato di vaccinazione contro il coronavirus che consenta libertà di movimento in Ue, sono tanti e diversi gli interventi per contenere la diffusione della pandemia nei vari Stati nel mondo

La pandemia di Covid-19 continua a diffondersi in tutto il mondo e ogni nazione sta elaborando piani e misure per contenerla. Da lockdown parziali o totali, chiusura dei confini, obbligo di test per chi arriva, ecco quali sono gli interventi e le proposte dei vari Paesi per scongiurare la terza ondata
Covid, le varianti del virus scoperte nel mondo
In Francia si ipotizza di anticipare il coprifuoco dalle 20 alle 18. La disposizione, attualmente attiva in 25 dei 101 dipartimenti francesi, potrebbe essere estesa all’intero territorio nazionale. Sul tavolo c'è anche l'ipotesi lockdown, ma al momento è la meno probabile. Un’altra idea è un lockdown in base alle regioni, o parziale, per esempio soltanto nei weekend. In ognuno dei casi, le scuole rimarrebbero comunque aperte
Vaccino anti Covid, ritardi in Francia
In Germania si è aperto il dibattito sull'obbligatorietà del vaccino, almeno per i sanitari. Intanto la cancelliera Angela Merkel, citata dalla Bild online, avrebbe detto che sono necessarie “misure dure per altre 8-10 settimane”
Germania verso la proroga del lockdown al 31 gennaio
In Baviera, invece, le mascherine Ffp2 saranno obbligatorie da lunedì prossimo nel trasporto pubblico e nei negozi: il provvedimento è stato annunciato dal governatore Markus Soeder al termine di una riunione del governo del Land meridionale della Germania. Non saranno quindi più sufficienti le semplici mascherine chirurgiche o di stoffa. Il ministro-presidente bavarese ha spiegato che la mascherina Ffp2 "non protegge solo le altre persone, ma anche chi le indossa". Inoltre, è stata deciso l'obbligo di tampone anti-Covid per i pendolari frontalieri
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
Dalla Grecia, invece, arriva una proposta per la Commissione Ue. Il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, propone un certificato di vaccinazione contro il Covid che consenta libertà di movimento tra gli Stati membri dell’Ue
I Paesi con più nuovi casi di contagio in 24 ore
Nel Regno Unito è ancora in corso il terzo lockdown, dopo la scoperta di una variante del Covid-19, e si accelera sul piano vaccini con circa 2,5 milioni di persone che hanno già ricevuto la prima dose. Il governo inoltre prevede controlli più severi e sanzioni "più rapide" ai cittadini che si ostineranno a violare o ad aggirare le restrizioni del lockdown. Il monito è arrivato dai vertici delle forze dell'ordine
Le tappe del contagio globale
Sempre in Uk scatta dal 15 gennaio l'obbligo di tampone Covid negativo per tutti coloro che viaggeranno o rientreranno dall'estero a Londra come in qualsiasi altra località dell'Inghilterra, sia che si tratti di stranieri sia di cittadini del Regno. L'indicazione prevede che il test debba essere eseguito dai viaggiatori entro 72 ore dal loro arrivo sull'isola, pena multa da 500 sterline. Rimangono in vigore tanto l'obbligo di isolarsi comunque per 10 giorni in casa dopo l'arrivo, quanto quello di compilare un modulo di autocertificazione

La Spagna ha invece prorogato al 2 febbraio la limitazione dei voli e dei trasporti marittimi provenienti dal Regno Unito, a causa della situazione epidemiologica e in particolare della cosiddetta variante inglese del coronavirus. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri nella prima riunione del 2021, riporta la Efe. Le limitazioni all'arrivo di aerei e navi dalla Gran Bretagna sarebbero scadute il 19 gennaio

In Cina, Langfang è la terza città bloccata a causa di un focolaio di Covid-19 nella provincia di Hebei, dopo il capoluogo Shijiazhuang e Xingtai per oltre 22 milioni di persone, il doppio degli abitanti di Wuhan dove a fine 2019 è stato rilevato il virus per la prima volta

Langfang dista appena mezz'ora di auto da Pechino e conta 5 milioni di abitanti. Veicoli e persone delle tre città non possono uscire, a meno che non sia strettamente necessario

La provincia settentrionale cinese di Heilongjiang, che conta oltre 37 milioni di persone, ha lo "stato di emergenza" negli sforzi per stroncare un focolaio di Covid-19, chiedendo di non lasciare i propri territori se non strettamente necessario, e di annullare conferenze e raduni. La decisione del governo provinciale, è maturata dopo la scoperta di 28 contagi, di cui 12 asintomatici. Tre infezioni sono state trovate nel capoluogo Harbin, che ospita il festival di sculture di ghiaccio che è una grande attrazione per turisti

Il governo giapponese è pronto a sospendere gli ingressi di tutti i cittadini stranieri non in possesso di un permesso di soggiorno nel Paese, chiudendo di fatto le frontiere, per tentare di arginare l'accelerazione senza sosta dei contagi di coronavirus. Lo anticipano i media nipponici, che citano fonti dell'esecutivo. Con la nuova ordinanza anche questi permessi speciali verranno ritirati almeno fino al 7 febbraio, la data in cui terminerà lo stato di emergenza di un mese in vigore a Tokyo e tre prefetture adiacenti

Dall’altra parte del mondo il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha annunciato la chiusura dei confini di terra fino al 15 febbraio, nel tentativo di rallentare la diffusione del coronavirus

La situazione in Sudafrica al momento è "la peggiore" dall'inizio della pandemia, ha detto il capo di Stato africano, precisando che da Capodanno ci sono stati 190.000 nuovi contagi. Restano chiusi parchi e spiagge, continua ad essere vietata la vendita di alcolici e gli assembramenti

Dichiarato lo stato d’emergenza in Malesia. Il Sultano Abdullah Sultan Ahmad Shah “ritiene che l'epidemia di Covid-19 nel Paese sia in una fase molto critica e che l'emergenza sia necessaria", ha reso noto in un comunicato il palazzo nazionale

Il parlamento malaysiano è stato sospeso fino al 1 agosto. La decisione del re della Malesia è arrivata il giorno dopo l'annuncio da parte del premier malese, Muhyiddin Yassin, di nuove restrizioni in quasi tutto il Paese

La Nuova Zelanda chiederà ai viaggiatori provenienti dalla maggior parte dei Paesi del mondo un test del coronavirus negativo prima di partire. Esclusi coloro che arrivano da Australia, Antartide e alcune isole del Pacifico. Chiunque arrivi in Nuova Zelanda dall'estero, anche con un tampone negativo, dovrà fare un altro test all'aeroporto e restare in isolamento 14 giorni, ha spiegato il ministro per l'emergenza Covid Chris Hipkins. (Nella foto: la premier Jacinda Ardern)

La chiusura delle frontiere e un rigoroso lockdown durante la fase iniziale della pandemia di coronavirus hanno aiutato la Nuova Zelanda a mantenere controllo, con solo 1.800 casi e 25 decessi totali. L'ultimo contagio locale di Covid è stato segnalato quasi due mesi fa. Quanto alle vaccinazioni, il governi neozelandese ha annunciato di essersi assicurato dosi sufficienti ai 5 milioni di abitanti grazie agli accordi firmati con AstraZeneca e Novavax. Secondo i piani dell'esecutivo, la popolazione sarà vaccinata entro la metà del 2021