Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Vaccino anti-Covid, von der Leyen: “Concordate altre 300 milioni di dosi Pfizer”

Mondo
©Ansa

La presidente della Commissione europea annuncia un accordo con BioNTech per raddoppiare le dosi e arrivare a 600 milioni. “Il nostro obiettivo è far vaccinare il massimo numero di europei nel tempo più breve possibile, priorità agli over 65", dice. Riguardo agli Stati membri aggiunge che “non ci saranno negoziati paralleli” e che quello condotto da Berlino per 30 milioni di dosi aggiuntive è avvenuto nella "cornice Ue giuridicamente vincolante". “Contagi sono ancora molto preoccupanti”, conclude

“Al momento abbiamo accesso a 300 milioni di dosi del vaccino Pfizer. La buona notizia è che ora abbiamo concordato di estendere il contratto con Pfizer e potremmo acquistare fino a 300 milioni di dosi aggiuntive di questo vaccino, così raddoppieremo le dosi”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso di un punto stampa a Bruxelles. Sommando le dosi a disposizione nei prossimi mesi tra il vaccino BioNTech/Pfizer e Moderna, l'Ue dispone già di “dosi per 380 milioni di cittadini, più dell'80% della popolazione europea", ha aggiunto (COVID: GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE).

"Negoziati sui vaccini insieme a tutti i 27"

"L'unico contesto in cui teniamo i negoziati è quello dei 27. Lo facciamo insieme e a nessuno Stato membro è concesso, nell'ambito di queste basi legali vincolanti, di negoziare in parallelo o avere contratti in parallelo", ha ribadito la presidente della commissione europea. I 300 milioni di dosi aggiuntive del vaccino Pfizer-Biontech annunciate, saranno suddivise tra i Paesi dell'Ue sulla base della popolazione di ciascun Stato membro, come avvenuto per il lotto precedente, salvo l'esercizio di opt out. L'Italia dovrebbe avere perciò accesso ad almeno il 13,5% del nuovo lotto di dosi, pari - secondo il calcolo - a 40,5 milioni (salvo opt out), ricevendo così una fornitura complessiva di 81 milioni di dosi del vaccino Pfizer-Biontech entro la fine del 2021.

approfondimento

Coronavirus, 10 Paesi con più casi in 24h: primi Usa e Uk, Italia nona

All’Ue 600 milioni di dosi del vaccino Pfizer

In una nota, la Commissione ha spiegato di aver offerto agli Stati membri di acquistare 200 milioni di dosi aggiuntive del vaccino Covid-19 prodotto da BioNTech e Pfizer, con la possibilità di acquisire ulteriori 100 milioni di dosi. Ciò consentirebbe all'Ue di acquistare fino a 600 milioni di dosi di questo vaccino, che è già in uso in tutta l'Unione. Delle 300 milioni di altre dosi ordinate dall'Ue con un nuovo contratto con BioNTech-Pfizer, ha spiegato von der Leyen, “75 milioni saranno consegnate nel secondo trimestre del 2021”. “Il nostro obiettivo è far vaccinare il massimo numero di europei nel tempo più breve possibile", ha aggiunto.

approfondimento

Covid-19, il vaccino in Italia e nel mondo: DATI E GRAFICI

Von der Leyen: “Abbiamo raccomandato di vaccinare prima over 65”

La presidente della Commissione europea ha sottolineato che “la decisione sugli acquisti delle dosi” dei vaccini anti-Covid-19 “è stata presa con tutti gli Stati membri”. Ha aggiunto che “non ci saranno negoziati paralleli o contratti paralleli, stiamo negoziando assieme e assieme porteremo avanti il processo di vaccinazione. Abbiamo un accordo vincolante”. Ha chiarito che il negoziato condotto da Berlino per 30 milioni di dosi aggiuntive di vaccino con Pfizer-Biontech è avvenuto nella "cornice Ue giuridicamente vincolante, in cui il lavoro viene condotto a 27". Poi ha precisato: “Sulla strategia delle vaccinazioni contro il Covid-19 ci siamo accordati da subito con gli Stati membri e, sulla base delle raccomandazioni degli esperti e di quelle dell'Oms, abbiamo deciso le categorie prioritarie da vaccinare". E ancora: “Una strategia di vaccinazione vuol dire che bisogna fissare priorità e, come indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità, noi abbiamo raccomandato di vaccinare prima le persone di età superiore ai 65 anni".

approfondimento

Pillole di vaccino, dal vaiolo al Covid-19: i video delle puntate

“Contagi sono ancora molto preoccupanti”

Von der Leyen ha sottolineato che "tutti gli Stati membri hanno fatto quanto in loro potere per mettere in atto la strategia vaccinale". Ma ha poi ammesso che "i contagi sono ancora molto preoccupanti". “Sono molto compiaciuta che tutti gli Stati membri stiano facendo il massimo per avanzare con i loro piani di vaccinazione. L'inizio è sempre difficile perché c'è una procedura completamente nuova, ma colpisce vedere come i Paesi si adattino", ha detto. Riguardo al tasso di vaccinazione dell'Italia, ha aggiunto: "Monitoriamo i progressi delle vaccinazioni con l'Ecdc, perciò abbiamo dati aggiornati per ciascun Stato. Bisogna aumentare rapidamente".

approfondimento

Coronavirus in Europa e nel mondo. Le infografiche

I vaccini acquisiti dall’Ue
 

L'Ue ha acquisito un ampio portafoglio di vaccini, basato su diverse tecnologie. Ha ottenuto fino a 2,3 miliardi di dosi dei vaccini più promettenti in fase di sviluppo per l'Europa e i Paesi vicini. Al momento ha firmato contratti con sei produttori di vaccini: Pfizer-BioNTech, la svedese-britannica AstraZeneca, l'americana Johnson & Johnson, il duo franco-britannico Sanofi-GSK, la tedesca CureVac e l'americana Moderna. È ancora in trattativa una intesa con l'americana Novavax. Solo due vaccini, quelli di Pfizer-BioNTech e Moderna, hanno ricevuto il via libera e sono attualmente autorizzati dall'Ue. Altri vaccini dovrebbero essere approvati presto. Questo portafoglio di vaccini consentirà all'Ue non solo di coprire i bisogni dell'intera popolazione, ma anche di fornire vaccini ai Paesi vicini.

Sul Recovery fund: “In corso un negoziato molto buono con l'Italia”

Von der Leyen ha parlato anche del Recovery fund. “È in corso un negoziato molto buono con l'Italia, come con tutti gli altri governi. Ma nello specifico, ci sono buoni progressi", ha detto. Poi, rispondendo a una domanda sull’ipotesi che l'Italia rischi di perdere i fondi in caso di una crisi politica, ha aggiunto: “Stiamo negoziando con gli Stati membri indipendentemente dalle diverse situazioni politiche, abbiamo condizioni chiare secondo le quali" il fondo di rilancio "è accessibile, vale a dire: investimenti e riforme, il green deal e la transizione digitale. Questo è quello che conta per noi".

vedi anche

Infrastrutture, turismo, sanità: la nuova bozza del Recovery Plan

Mondo: I più letti