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Scontri a Washington, 4 morti nell'assalto dei sostenitori di Trump al Congresso

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Quattro morti, 13 feriti e 52 arresti. E' questo il bilancio provvisorio dell'assalto dei fan di Donald Trump a Capitol Hill. Il capo della polizia di Washington ha reso noti tre nuovi decessi, che si vanno a sommare alla donna uccisa da colpi di arma da fuoco. Il vice consigliere per la sicurezza nazionale, Matt Pottinger, si è dimesso. AGGIORNAMENTI LIVE

Quattro morti, 13 feriti e 52 arresti, di cui 27 a Capitol Hill. E' questo il bilancio provvisorio dell'assalto dei fan di Donald Trump alla sede del Congresso a Washington secondo la polizia (LE FOTO).  Il capo della polizia di Washington ha reso noti tre nuovi decessi, che si vanno a sommare alla donna uccisa da colpi di arma da fuoco. Dopo i disordini è stato indetto il coprifuoco e il sindaco di Washington Muriel Bowser ha dichiarato lo stato di emergenza pubblica nella capitale americana fino al 21 gennaio, il giorno successivo al giuramento di Joe Biden. I lavori a Congresso sono ripresi e sono in corso. Il vice consigliere per la sicurezza nazionale, Matt Pottinger, si è dimesso in seguito all'assalto. (IL LIVEBLOG CON GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)

Pence: "La violenza non vince mai". Trump: "Tornate a casa, vi amo"

I sostenitori di Donald Trump hanno assaltato Capitol Hill per protestare contro la certificazione di Joe Biden come nuovo presidente degli Stati Uniti. I facinorosi, che si sono radunati dopo un comizio estemporaneo del tycoon, hanno sfondato i cordoni della polizia e sono entrati nel Congresso, che è stato poi messo in lockdown. Innumerevoli i video e le foto che sono state diffuse sui social. Il Congresso ha ripreso poi i lavori diverse ore dopo. "Non avete vinto, la violenza non vince mai", ha detto in apertura il vicepresidente Usa, Mike Pence. Trump, nel corso delle proteste, è intervenuto con un video in cui ribadiva l'accusa di elezioni falsate invitando comunque i suoi fan a 'tornare a casa'. Il presidente uscente è stato bannato temporaneamente dai principali social media, Twitter, Facebook e Instagram. 

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Si fa strada l'ipotesi rimozione del presidente 

Intanto Trump è politicamente sempre più solo e l'ipotesi di invocare il 25/o emendamento per rimuoverlo si sta rafforzando nel gabinetto del presidente, anche se l'idea non è stata ancora ventilata al vicepresidente Mike Pence. Il 25/o emendamento della Costituzione prevede che il vicepresidente prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico. D'accordo sulla rimozione anche alcuni leader repubblicani. Intanto si susseguono diverse dimissioni, dalla portavoce di Melania Trump al vice portavoce della Casa Bianca. E stanno valutando di lasciare anche il ministro dei Trasporti e il consigliere per la sicurezza Nazionale. 

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