Il presidente del Consiglio in un messaggio al vertice in Arabia Saudita: “L'Italia sta lavorando intensamente per sviluppare strumenti e meccanismi in grado di sconfiggere la pandemia e migliorare la prontezza di risposta globale. Sulla base di questi sforzi e su quelli della presidenza saudita noi faremo di questi obiettivi la priorità della presidenza italiana del G20 nel 2021”. Ha aggiunto che bisogna investire nella salute pubblica e guardare avanti, al futuro delle giovani generazioni
In Arabia Saudita si apre il G20 2020, il primo “ospitato” da una nazione araba: un vertice virtuale e dominato dalla pandemia di coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE). Il premier Giuseppe Conte, come tutti i capi di Stato, ha inviato un messaggio al summit di Riad per promuovere l'agenda al centro delle discussioni. “Il G20 rifletterà il nostro impegno per una rapida ripresa" dalla crisi pandemica e per "trovare soluzioni per le maggiori sfide che l'umanità sta affrontando oggi, dal climate change al perdurare delle diseguaglianze. Noi dobbiamo restare uniti e usare le opportunità che ci ha offerto questa crisi per creare una nuova, migliore, normalità”, ha detto. E ha sottolineato: “L'imminente presidenza italiana del 2021 è determinata nel proseguire l'importante azione del G20” sulla base dei “risultati” del summit di Riad. Intanto, al G20 si parla anche di Donald Trump: il presidente uscente degli Stati Uniti avrebbe portato al vertice la sua battaglia elettorale (LO SPECIALE USA 2020). Ai leader mondiali, il tycoon avrebbe detto di non vedere l'ora di lavorare con loro "per lungo tempo", intravedendo un "decennio straordinario". "È stato un grande onore lavorare con voi e non vedo l'ora di continuare a lavorare con voi per un lungo periodo", avrebbe detto Trump secondo quanto riportato dal Guardian, che cita un audio ottenuto dall'Observer.
Conte: “Sconfiggere la pandemia e migliorare la prontezza di risposta globale”
Tornando a Conte, il premier ha detto: “L'Italia sta lavorando intensamente per sviluppare strumenti e meccanismi in grado di sconfiggere la pandemia e migliorare la prontezza di risposta globale. E sulla base di questi sforzi e su quelli della presidenza saudita noi faremo di questi obiettivi la priorità della presidenza italiana del G20. Siamo pronti a prenderci la nostra responsabilità. In questo spirito abbiamo deciso di ospitare il ‘Global Health Summit’, in collaborazione con la commissione Ue”. Ha poi sottolineato - nel corso della sessione di apertura del G20 - che bisogna affrontare la “terribile prova” imposta dal Covid-19 investendo nella salute pubblica: è un imperativo morale e sociale oltre che politico. L'imperativo - ha detto ancora il premier - deve essere garantire l'accesso alla diagnosi, alle terapie e ai vaccini a tutta la comunità mondiale: per l'Italia sono beni pubblici globali, diritto di tutti e non privilegio di pochi. Usciremo dalla crisi, ha detto ancora, solo concependo "un nuovo inizio", ponendo la persona al centro degli sforzi sulle sfide globali.
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“Dobbiamo guardare avanti, al futuro”
“Mentre continuiamo a combattere il virus e mentre accogliamo con favore le recenti notizie provenienti dalla ricerca sui vaccini, dobbiamo anche guardare avanti, al nostro futuro e al futuro delle giovani generazioni. Dobbiamo rafforzare la nostra collaborazione con le istituzioni multilaterali e renderle più efficaci, compresa un'Oms rafforzata”, ha dichiarato ancora Conte. L’Italia promuoverà uno sforzo coordinato per superare la crisi economica, con particolare riguardo ai Paesi più vulnerabili, ha spiegato. E ancora: “Restano da colmare sostanziali gap finanziari, che richiederanno strumenti e percorsi di finanziamento innovativi e un coinvolgimento attivo del settore privato. Abbiamo bisogno di investimenti mirati, per rafforzare i sistemi sanitari in tutto il mondo, sostenendo al contempo la resilienza ambientale e sociale ed evitando ulteriori disagi economici. È un compito arduo, ma l'Italia è pronta a fare la sua parte”. Negli ultimi mesi, ha aggiunto il premier, “la comunità internazionale ha affrontato una pandemia senza precedenti dal secolo scorso, con impatti socioeconomici e sanitari sconvolgenti. Il bilancio delle vittime è salito a oltre un milione e il Fmi ha previsto che 90 milioni di persone in più cadranno in povertà entro la fine del 2020. La recrudescenza della pandemia in molte regioni richiede, ancora una volta, decisioni difficili da parte dei governi e importanti sacrifici da parte dei loro cittadini”.