
Covid, dalla Germania arriva l'allarme: possibili rapine durante i trasporti dei vaccini
Mentre si studia freneticamente come mettere in piedi la più colossale operazione di distribuzione della storia, dal settore della logistica si lancia anche un avvertimento per eventuali rapine di cui potrebbero essere oggetto i trasporti speciali dei farmaci anti-Covid. Il timore è che grandi organizzazioni criminali possano tenere nel mirino i carghi, con l'idea di creare una sorta di mercato nero

Mentre si studia come realizzare la più colossale operazione di distribuzione della storia, ovvero quella del vaccino anti-Covid, dalla Germania arriva un allarme per eventuali rapine di cui potrebbero essere oggetto i trasporti speciali dei farmaci
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Un tema di cui si parla con grande intensità in questi giorni, soprattutto da quando l'alleanza tra l'americana Pfizer e la tedesca BioNTech ha annunciato l'efficacia "al 90%" del proprio vaccino
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In Germania le aziende che si occupano di logistica sono sull'attenti: i farmaci come quelli che sono stati sviluppati da BioNTech, Moderna o Astrazeneca non solo rappresentano un bene "fragile" e di difficile trasporto (a cominciare dal problema che alcuni di questi andranno tenuti costantemente ad una temperatura di meno 75 gradi), ma stanno anche acquisendo un valore potenzialmente immenso
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"Il vaccino è un bene molto ambito, il che rende i suoi carghi a rischio rapina", avverte Detlef Trefzger, Ceo della Kuehne + Nagel, colosso svizzero (ma fondato a Brema) nell'ambito dei trasporti e della logistica, parlando con Die Welt
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In sostanza, è facile immaginare che grandi organizzazioni criminali possano tenere nel mirino i preziosissimi carghi, con l'idea di creare una specie di mercato nero del vaccino anti-Covid
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In particolare considerando un fattore: date le quantità milionarie in ballo, è impossibile che tutta la popolazione possa accedere al farmaco. Prima i gruppi a rischio, si è detto. Dunque la tentazione potrebbe essere quella di vendere il vaccino a peso d'oro a chi non ha nessuno intenzione di aspettare
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Per scongiurare tale scenario, Kuehne + Nagel - che ha già concluso accordi concernenti la logistica con quasi tutte le grandi aziende farmaceutiche, gestendo in tutto il mondo ben 236 centri farmaceutici - pensa di tracciare tutti i trasporti via Gps: "In ogni momento - scrive il quotidiano tedesco - deve essere chiaramente visibile dove si trovano i veicoli, dove si fermano o se viene aperto uno sportello”

Trefzger non esclude il ricorso di scorte di forze di polizia per i tragitti in zone particolari. Non solo: potrebbero emergere difficoltà "in certe aree del mondo, nelle quali potrebbe scatenarsi caos durante la distribuzione del vaccino", spiega ancora il capo dell'azienda. E data la complessità e la difficoltà rappresentate dalla distribuzione Trefzger vede in particolare il rischio accentuato "dell'ultimo miglio": ossia il tratto di strada verso gli ospedali o i medici chiamati a somministrare il farmaco

In tutto il mondo si calcola che ci sono tra i 15 e i 16 siti di produzione di vaccini contro il Covid-19, che sorgono prevalentemente in Europa, America del Nord, Giappone, India e Cina. Delle circa 40 aziende farmaceutiche che attualmente sono al lavoro ad un livello abbastanza avanzato per sviluppare un nuovo farmaco considerate, sono circa cinque quelle che per prime otterranno gli ordinativi per una produzione di massa

La Germania rappresenta uno degli snodi in Europa: la BioNTech di Magonza insieme all'americana Pfizer è tra questi, così come la CureVac di Tubinga. Negli Usa sono in prima fila la Johnson & Johnson e la Moderna, in Gran Bretagna la Astrazeneca. Come la Kuehne + Nagel in Germania, per quanto riguarda i trasporti gli occhi sono puntati negli Stati Uniti sulla United Parcel Service e sulla Federal Express

In Danimarca la compagnia di navigazione danese Maersk - la più grande al mondo per ricavi - ha già sottoscritto un accordo con una Big Pharma americana

Le sfide che hanno di fronte le compagnie che si devono occupare della logistica sono immense, a cominciare da quello della temperatura di conservazione del farmaco: nel caso dell’Rna messaggero su cui si fonda il vaccino BioNTech/Pfizer, addirittura meno 75 gradi. Alcune aziende stanno pensando di ricorrere al ghiaccio secco e di creare nuovi siti di stoccaggio

Date le dimensioni dell'operazione, non si esclude di effettuare alcune vaccinazioni "di massa" all'interno degli stadi di calcio: per questo tipo di situazione si prevede di ricorrere a bottigliette più ampie di vaccino, il che porterebbe ulteriori problemi

Dal punto di vista della sicurezza, la Germania sarà un osso particolarmente duro per le organizzazioni criminali: come ha riferito tempo fa il domenicale della Bild, il principale tabloid tedesco, le centinaia di migliaia di dosi di vaccino prima di essere distribuite verranno temporaneamente depositate nelle caserme della Bundeswehr, da dove saranno poi trasferite in circa 60 centri di vaccinazione in tutto il Paese

In ognuno di questi siti saranno preparati appositi container-frigo. Se in partenza ci saranno dunque i soldati a fare la guardia al vaccino, la paura scatterà subito dopo la partenza dei camion