Covid, subito protocolli per la sicurezza dei medici di base. Lo chiede l’Ordine

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Filippo Anelli, il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, chiede che siano messi nelle condizioni di svolgere le visite, anche a casa, in sicurezza. Riporta poi che a causa del coronavirus sono deceduti undici medici di medicina generale

“È urgente mettere a punto dei protocolli ad hoc per garantire la sicurezza dei medici di medicina generale e metterli nelle condizioni di poter svolgere il proprio compito, anche a domicilio dei pazienti, in modo sicuro". Lo chiede Filippo Anelli, il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). "Da fine settembre sono morti per Covid 11 medici, di cui 7 sono medici di famiglia o pediatri. Questo è un segnale che qualcosa nel sistema organizzativo non sta funzionando" afferma all’Ansa il presidente dell’Ordine.

Più attenzione per i medici di base

"Chiediamo che il ministero della Salute e il Consiglio superiore di sanità diano delle indicazioni operative e predispongano dei protocolli organizzativi per garantire la sicurezza dei medici di base” specifica Filippo Anelli, il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici. Questi professionisti, ricorda, non solo “devono gestire pazienti che hanno contratto il coronavirus, ma anche tantissimi malati cronici e pazienti anziani per i quali sono necessarie visite a domicilio programmate".  "Non si tratta solo di disporre dei dispositivi di protezione personale, ma anche – va avanti Anelli - di pensare a dei percorsi sicuri in cui non si creino commistioni tra situazioni 'pulite' di pazienti no-Covid e situazioni 'sporche' di pazienti con sars-cov-2".

Florence's city center on the last day of orange zone during pandemic Covid-19, Florence, 14 November 2020. From tomorrow Tuscany will become red zone with higher level of restrictions. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

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Potenziare le Usca

Un primo, ma fondamentale, passo secondo Filippo Anelli sarebbe quello di incrementare le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale che fanno visite e tamponi a domicilio, nate proprio con l'obiettivo di alleggerire il lavoro degli ospedali e in cui sono inseriti pure i medici di base.“Sarebbe utile innanzitutto potenziare le Unità assistenziali Usca, nate proprio per effettuare in sicurezza le visite a casa dei pazienti Covid e di cui fanno parte anche i medici di base" conclude infatti il presidente della Fnomceo. A questa richiesta Anelli affianca poi quella di creare protocolli appositi che permettano ai medici di famiglia di lavorare nelle condizioni più sicure possibili.

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