Covid, direttore Ema Guido Rasi: "Avremo 6-7 vaccini diversi. Primi effetti dall’estate"

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Il numero uno dell'Agenzia europea del farmaco ha parlato al Sole 24 Ore spiegando come nel 2021 "verosimilmente avremo più di un vaccino" ma che i primi risultati sulla diffusione saranno visibili soltanto fra 5-6 mesi. Poi aggiunge: "All’inizio non saranno per tutti, ma se i dati saranno ok la distribuzione potrà partire da gennaio"

"Verosimilmente avremo più di un vaccino nel 2021, anche fino a 6-7. Cosa che è positiva vista la grande domanda di dosi". Queste le parole di Guido Rasi, direttore dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), in un'intervista al Sole 24 Ore nella quale ha spiegato come "alla porta dell'Ema stanno cominciando a bussare in molti: dai produttori degli anticorpi monocolonali alle aziende che sviluppano i vaccini". I risultati effettivi della futura campagna di vaccinazione contro il Covid-19 però si vedranno "in 5-6 mesi, in pratica la prossima estate" (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI).

"Non si potrà vaccinare tutti. Distribuzione da gennaio"

Durante la sua intervista, Rasi tiene a precisare che "ovviamente non si potrà vaccinare tutti ma si partirà dalle categorie più esposte, come gli anziani e gli operatori sanitari, cominciando così a bloccare i ponti di trasmissione". Poi aggiunge: "Se i dati saranno robusti potremo dare il via libera al primo vaccino già entro la fine dell'anno e far partire la distribuzione da gennaio". Intanto, lo stesso direttore dell’Ema conferma che "sono arrivati i primi dati clinici da Pfizer per il suo vaccino, quelli annunciati nei giorni scorsi dalla stessa azienda. Da Astrazeneca abbiamo ricevuto i dati pre-clinici, quelli delle sperimentazioni sugli animali che sono già in fase di valutazione e poi sono state fatte diverse interlocuzioni con Moderna". 

Italy's COVID emergency commissioner Domenico Arcuri leaves at the end of the coordination meeting between the Government and the Regions about the anti-Covid measures, in Rome, Italy, 17 october 2020. The COVID-19 pandemic is in an "acute phase" in Italy, according to the latest weekly monitoring report of the coronavirus by the Higher Health Institute (ISS) and the health ministry. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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"Per completare la vaccinazione ci vorrà un anno"

Sul numero di dosi necessarie, Rasi spiega: "In Europa siamo 450 milioni. Non sono un esperto di epidemiologia ma se i vaccini confermano un range alto di efficacia, come quello di Pfizer che parla di una efficacia del 90%, allora potremo avere dei buoni risultati quando almeno più della metà della popolazione sarà vaccinata. Quindi - continua Rasi - 250 milioni di europei e più di 30 milioni di italiani. Il che significa che per assistere a un declino della pandemia dovremo avere almeno 500 milioni di dosi in Europa e oltre 60 milioni in Italia". Per vaccinare tutti, "penso che ci vorrà almeno un anno. Se tutto filerà liscio, a fine 2021 avremo una immunizzazione sufficiente". In seguito - conclude - "sarà cruciale monitorare, come farà l'Ema con l'Ecdc, per i prossimi 4-5 anni. Gli scenari possibili sono diversi: il virus può essere sradicato o può mutare in peggio o in meglio. E il virus potrebbe diventare uno dei componenti del vaccino influenzale dei prossimi anni".

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