Vienna, arrestati sei dei 16 fermati per l’attentato di lunedì. Silurato capo degli 007

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Proseguono in Austria e in altri Paesi le indagini per rintracciare la rete terroristica che potrebbe essere legata all’attacco del 2 novembre. Per sei sospettati è scattato l'arresto, per altri otto è stata richiesta la custodia cautelare. Perquisizioni nelle abitazioni di quattro persone in Germania

Arrestati sei dei sedici fermati per l’attentato terroristico avvenuto lo scorso lunedì a Vienna. Le indagini proseguono in Austria e in altri Paesi per rintracciare la rete nascosta dietro l’attacco. Proprio oggi in Germania sono state effettuate diverse perquisizioni per sospetti legami del terrorista con il Paese (FOTO). Intanto il ministro degli Interni austriaco Karl Nehammer ha chiesto e ottenuto le dimissioni del responsabile del Lvt, i servizi di informazione di Vienna, Erich Zwettler, mentre vengono alla luce dettagli sulla radicalizzazione dell'attentatore in due moschee di Vienna, una appartenente al circuito del Iggoe, la comunità islamica austriaca. In riferimento agli 007, il ministro ha parlato di "errori platealmente non tollerabili dal nostro punto di vista" per cui "era necessario trarre le conseguenze", riferisce Apa. Secondo il capo della polizia Gerhard Puerstl, l'attentatore avrebbe avuto contatti in estate con persone che erano sotto osservazione dei servizi tedeschi.

Altri otto sospetti

Sul lato delle indagini, i sei arrestati - come riferisce l’agenzia austriaca Apa - sono tutti sospettati di aver contribuito in qualche modo all’attentato di Vienna o di essere parte di una più ampia organizzazione terroristica. Per altri otto sospetti è stata richiesta la custodia cautelare, che potrebbe essere decisa questo pomeriggio.

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Perquisizioni in Germania

Intanto, in Germania sono state eseguite delle perquisizioni nelle abitazioni di quattro persone in Bassa Sassonia, Assia e Schleswig-Holstein per sospetti legami con il terrorista dell'attacco di Vienna. A riferirlo è il Bka, l'ufficio criminale federale che indaga per reati di terrorismo. È emerso che due di loro hanno incontrato l'attentatore in luglio a Vienna, mentre il terzo era in contatto con lui via internet e il quarto era in contatto con gli altri tre in Germania via internet. Ma nessuno di loro è al momento direttamente sospettato. Ieri il ministro degli Interni Horst Seehofer aveva parlato di legami con alcuni esponenti dell'estremismo islamista in Germania.

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