Attentato a Vienna, cosa sappiamo finora

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Sono 5 in totale, compreso un attentatore, finora i morti dell'attacco al cuore della capitale austriaca. Sono 22 i feriti e 6 i luoghi della città presi di mira. Arrestate tre persone, 14 i fermi temporanei. L'Isis ha rivendicato l'attentato. Il cancelliere Kurz: "Sono sconvolto, ora buia della nostra Repubblica"

Un attacco in più zone della città in una Vienna affollata alla vigilia del lockdown anti-coronavirus (FOTO - VIDEO). La capitale austrica è piombata ieri sera nell'incubo del terrorismo. Sono 5 in totale i morti dell'attacco, quattro vittime, compreso un uomo di 21 anni deceduto in ospedale, e un attentatore di 20 anni. Sono 22 i feriti. Durante le indagini per ricostruire l'accaduto, ancora in corso, sono state arrestate 3 persone. In tutto sono stati eseguiti 14 fermi temporanei. L'Isis ha rivendicato l'attentato: in una dichiarazione sui propri mezzi di propaganda, ha affermato che "Abu Dujana al-Albani" ha effettuato l'attacco con pistole e coltelli come "soldato del califfato". A riferirlo Rita Katz, direttrice del Site, il gruppo di monitoraggio online delle attività del terrorismo jihadista.

Cosa è accaduto a Vienna

Tutto è iniziato, intorno alle 20, vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, nel cuore di Vienna. Lì si sarebbero uditi i primi spari. Nessuno ha confermato che l'obiettivo primario dell'attacco fosse proprio il luogo di culto ebraico: la polizia ha riferito che il commando, composto da "molti sospetti armati di fucile", ha sparato in 6 luoghi diversi della città. Le forze speciali hanno dunque dato il via a una massiccia caccia all'uomo per le vie di Vienna, presto affiancate dall'esercito. La polizia viennese ha quindi invitato i residenti del centro a trovare riparo e non uscire di casa e a non diffondere immagini dell'attacco in corso. I social si sono tuttavia riempiti di foto e video, mentre testimoni hanno scritto di aver sentito "almeno 50 spari".

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Chi è l'attentatore ucciso

La polizia austriaca ha ucciso un attentatore. Il ministro dell'Interno austriaco, Karl Nehammer, durante la prima conferenza stampa dopo l'attentato lo aveva descritto come un "simpatizzante dell'Isis". Dopo che si sono susseguite diverse ricostruzioni sul profilo dell'aggressore, sempre Nehammer ne ha rivelato l'identità all'agenzia austriaca APA: il suo nome era Fejzulai Kujtim, aveva 20 anni ed era stato condannato a 22 mesi di carcere il 25 aprile 2019, per aver tentato di andare in Siria ed affiliarsi all'Isis. Era stato liberato il 5 dicembre, con anticipo: in quanto giovane adulto, rientrava infatti in un regime privilegiato previsto dalla legge a tutela dei giovani.

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Le indagini

Nelle indagini in corso sugli attacchi sono state arrestate tre persone: due a St. Poelten, a circa un'ora dalla capitale, e una a Linz. Lo riporta l'agenzia austriaca Apa. In tutto "sono stati eseguiti 14 fermi temporanei", ha dichiarato il ministro dell'Interno Karl Nehammer, in conferenza stampa. Al momento non ci sono indizi sul fatto che nell'attacco possa esserci stato anche un secondo attentatore, oltre al ventenne neutralizzato dalla polizia, ha riferito Nehammer. Per prudenza gli inquirenti non escludono comunque che vi possano essere stati più responsabili e continuano a indagare anche su questo scenario. Le autorità austriache stanno esaminando oltre 20mila video dell'attacco di ieri sera inviati dal pubblico: lo ha reso noto Frank Ruf, direttore generale per la sicurezza pubblica della polizia di Vienna, aggiungendo che una squadra investigativa di 35 persone finora ha visionato il 20% delle immagini. Secondo l'agenzia austriaca, sono al lavoro un migliaio di agenti delle forze dell'ordine, provenienti anche dalla Niederösterreich e dal Burgenland, mentre 75 militari dell'esercito federale sono stati inviati a difendere gli obiettivi sensibili.

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Le reazioni

Oggi il governo austriaco si riunirà in una seduta speciale. Il cancelliere Sebastian Kurz, che nelle prime ore ha definito i fatti di Vienna uno "spregevole attacco" si è rivolto alla nazione con un discorso: "Profondamente sconvolto mi rivolgo a voi concittadini, in questa ora buia della nostra Repubblica", ha detto Kurz. Il ministro dell'Interno Karl Nehammer ha assicurato che gli inquirenti faranno di tutto per "chiarire il più velocemente possibile" l’accaduto. Intanto la Germania ha intensificato i controlli al confine con l'Austria a seguito degli attacchi. E in Italia, la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha convocato il Comitato nazionale per l'ordine pubblico e la sicurezza per fare il punto su quanto sta accadendo in Europa e per verificare lo stato della sicurezza nel nostro Paese.

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