Bielorussia, l’Ue: "Il giuramento di Lukashenko è illegittimo. Elezioni falsificate"

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L’Alto rappresentante per la politica estera Borrell ribadisce l’appoggio ai cittadini bielorussi che continuano a protestare e il loro diritto “a essere rappresentati da chi sceglieranno liberamente”. In precedenza anche gli Usa hanno adottato la stessa linea. A Minsk continuano gli scontri tra manifestanti e polizia, ieri oltre 100 arresti. Mattarella definisce “grave e inaccettabile” la repressione della protesta

Per l’Unione europea il giuramento di Alexander Lukashenko da presidente della Bielorussia non vale nulla. "Manca di qualsiasi legittimazione democratica" poiché Bruxelles "non riconosce i risultati falsificati delle elezioni". Lo scrive in una nota l'Alto rappresentante per la politica estera Javier Borrell che ribadisce il pieno appoggio dell'Ue ai cittadini bielorussi che continuano a protestare e ribadisce il loro diritto "a essere rappresentati da chi sceglieranno liberamente attraverso nuove elezioni inclusive, trasparenti e credibili".

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©Ansa

Le proteste a Minsk

 

Ma a Minsk, dove ormai da oltre un mese vanno avanti le proteste contro Lukashenko, la tensione è salita velocemente con la polizia che ha disperso con gli idranti e i gas lacrimogeni le migliaia di persone scese in piazza dopo l'annuncio dell'avvenuto giuramento. Le forze dell'ordine hanno bloccato molte strade della capitale bielorussa. Un gruppo per la difesa dei diritti umani, Viasna , ha parlato di oltre 100 persone arrestate in tutto il Paese ed ha rilasciato i nomi di 140 persone che afferma siano state arrestate a MInsk, nella città sud-occidentale di Brest e altrove. 

 

Tikhanovskaya: “Io l’unico leader eletto dal popolo bielorusso”

L’opposizione è insorta e ha promesso d'ora in poi "proteste a oltranza", con non meglio precisate "azioni di disobbedienza". A parlare con toni molto duri è stata Svetlana Tikhanovskaya, l'ex candidata alle presidenziali divenuta il simbolo della protesta bielorussa. "L'inaugurazione è una farsa, Lukashenko da oggi per noi è andato in pensione", ha detto. ”Le sue direttive alle forze dell'ordine non sono più legittime e non sono eseguibili. Io, Svetlana Tikhanovskaya, sono l'unico leader eletto dal popolo bielorusso e il nostro compito ora è costruire insieme una nuova Bielorussia", ha dichiarato.

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Gli Usa: “Lukashenko non è il presidente legittimo della Bielorussia”

Oltre a quella dell’Unione europea, in precedenza c’era stata la reazione degli Usa: "Alexander Lukashenko non è il presidente legittimo della Bielorussia", ha detto un portavoce del dipartimento di Stato americano, sottolineando che "le elezioni del 9 agosto non sono state né libere né corrette". Anche il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, ha fatto sapere che la Germania non lo riconoscerà poiché la sua rielezione manca di "legittimità democratica". Il fatto che Lukashenko abbia dovuto giurare in una cerimonia in gran segreto "è molto eloquente", ha evidenziato Seibert.

 

Per Mattarella “gravi e inaccettabili” le repressioni delle proteste

A intervenire sulla faccenda è stato anche Sergio Mattarella nel corso di un colloquio al Quirinale con il presidente polacco Andrzej Duda, il quale ha espresso la preoccupazione di Varsavia per la situazione in Bielorussia. Mattarella ha definito "gravi e inaccettabili" le repressioni delle pacifiche dimostrazioni di dissenso dei cittadini bielorussi e ha auspicato l'impegno della comunità internazionale per realizzare le condizioni di libere e regolari elezioni in cui il popolo possa decidere del proprio futuro senza interferenze esterne.

epa08664926 Belarusian President Alexander Lukashenko attends a meeting with top officials of the country's security agencies in Minsk, Belarus, 12 September 2020.  EPA/NIKOLAI PETROV / BELTA POOL / POOL MANDATORY CREDIT

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L’ambiguità della Russia

 

Mosca ha trattato la notizia del giuramento in segreto di Lukashenko con un certo distacco, bollandola come una questione di "affari interni" di Minsk. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è rimasto un po' sorpreso quando gli è stato chiesto se fossero in arrivo le congratulazioni di Vladimir Putin. "Sì, forse il protocollo lo prevede, ma non so nulla al riguardo”, salvo precisare che Putin si era già espresso all'indomani delle elezioni. Poi ha aggiunto che al momento non c'è in programma alcuna visita di Putin in Bielorussia. Eppure l'appoggio della Russia - seppur tiepido - esiste. In questi giorni sono in corso le esercitazioni militari congiunte 'Fratellanza Slava' e Mosca ha inviato soldati e mezzi bellici.

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